a cura di
Silvana Carletti (Dir.Resp.)
Carlo Vallauri Giovanna D'Arbitrio
Odino Grubessi
Luciano De Vita (Editore)
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Ultimo aggiornamento
19 aprile 2024
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Siamo nell’Inghilterra del 1940, un gruppo di vecchi attori s’impegna a tenere alto il morale degli inglesi e porta in giro nei teatri il repertorio di Shakespeare, recitando persino sotto gli allarmi aerei. Il capocomico di questa compagnia, un attore anziano e stanco, ormai sul viale del tramonto ma capriccioso, dispotico e vanitoso, continua a recitare perché è la sua unica ragione di vita: sostenuto dal suo "servo di scena" Norman che in realtà gli fa da segretario, consigliere, suggeritore, amico e lo difende persino dall’invadenza altrui, oltre che spronarlo quando si avvilisce...
Considerata una delle commedie più importanti del Novecento, racconta la giornata “finale” di un attore, un grande interprete di “Re Lear” sulla scena, ma nella vita seduttore invecchiato. Lo affianca un “servo di scena” – aiutante, vestiarista tuttofare – che rappresenta l’irrazionalità dell’amore, della tenacia, della dedizione. Tutto questo mentre le bombe tedesche stanno martorizzando le città inglesi nel ’42. E’ un grande inno all’amore per il teatro, all’illusione che la civiltà possa sconfiggere le forze oscure della guerra che incombe tutto intorno…oggi come ieri.
Durante le situazioni più tragiche, la coscienza umana si dirige verso la speranza e tutto quello che può aprire il futuro.
Servo di scena di Ronald Harwood è una delle più belle commedie contemporanee, successo strepitoso in tutto il mondo, che ora riproporremo in Italia in una edizione “monstre” interpretata da tre dei nostri attori più significativi e poliedrici: Geppy Gleijeses, Maurizio Micheli e Lucia Poli
La regia dello spettacolo è di Guglielmo Ferro, che già diresse questa pièce in un’edizione che vide nel ruolo del Sir Turi Ferro.
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