Attualmente, ad esempio, in politica, si assiste ad un’interminabile durata di tempo trascorsa nello scegliere le nomine di importanti istituzioni ed enti da parte del governo, mentre altri argomenti e decisioni di assoluta priorità (pnrr, ad esempio) vengono messi in secondo piano.
Probabilmente, ciò è dovuto al fatto che una coalizione formata da tre partiti richiede un maggiore impegno nelle varie decisioni; ma, nel frattempo, si perdono preziose occasioni per discutere argomenti di maggiore importanza ed urgenza.
Il tutto, a scapito dei cittadini e delle loro più pressanti necessità.
Il parlamento, inoltre, recentemente ridotto nel numero, molto spesso è scarsamente frequentato; il che non agevola sicuramente l’iter delle discussioni e delle decisioni da prendere.
Infine “ciliegina sulla torta”, mentre nessun governo precedente è mai riuscito a risolvere i vari “conflitti d’interesse”, ora, accanto ad una grande rete televisiva ed editoriale completamente di un unico colore, anche la RAI, come da inveterata abitudine politica, rischia di essere invasa e contesa da un gestore dominante, a scapito, certamente, di una poliedrica varietà di opinioni…
Questa è la realtà del momento ed è inutile sperare che, ad ogni nuova tornata elettorale, le cose cambino.
Evidentemente, prevalgono spesso ambizioni e rivendicazioni che, come ci insegna purtroppo la storia passata e presente, fanno parte, ahinoi, di chi antepone l’affermazione e il successo personale all’interesse comune.