a cura di
Silvana Carletti (Dir.Resp.)
Carlo Vallauri Giovanna D'Arbitrio
Odino Grubessi
Luciano De Vita (Editore)
On line copyright
2005-2018 by
LDVRoma
Avrà inizio su RAI 3 dal 13 Gennaio, in prima serata, la nuova fiction “Linea verticale” che già si annuncia un successo. venerdì 5 gennaio 2018 di Silvana Carletti
Incontriamo il cast e la prima domanda riguarda il titolo della fiction:
Perché “Linea verticale”?
Ci risponde il regista Mattia Torre “Perché significa lo stare in piedi, aggrapparsi alla vita”
Proprio così: la storia si svolge in un ospedale modello ove sono ricoverati uomini affetti da gravi malattie in attesa di un intervento che potrebbe salvare loro la vita.
L’idea è stata del regista Mattia Torre dopo che, personalmente, aveva vissuto una simile esperienza felicemente superata.
Ne uscì un libro e dopo qualche anno, l’invito a proporre un lavoro televisivo di grande impegno.
Tinni Andreatta, direttore di RAI fiction ci dice che, da ora in poi, non solo Rai Uno produrrà questo genere di prodotto, ma che anche le altre reti saranno coinvolte in un progetto innovativo di largo respiro.
“Linea Verticale” si distingue per mescolanza di generi che vanno dal medical, al dramma, al tragicomico. Anche la durata degli episodi (25 minuti circa) è ridotta rispetto alla norma finora seguita: modello che avrà una sicura affermazione.
Il regista Mattia Torre ci dice che il suo racconto è autobiografico con molte varianti soprattutto rispetto ai personaggi, anche se la figura del chirurgo, Prof. Zamagna interpretato da Elia Schilton corrisponde alla persona del medico che lo operò, un chirurgo eccezionale, quasi personaggio mitologico che lo ha spinto a scrivere il libro e, successivamente, a realizzare la fiction.
Chiediamo a Valerio Mastrandrea che cosa lo ha più colpito della figura del protagonista.
Ci risponde:- Sono stato scelto tra quaranta attori e sono rimasto fin dall’inizio coinvolto dall’intensità della storia che ci porta a riflettere sull’importanza della vita.
Si tratta di un viaggio nella malattia ove tutti sono uguali e con gli stessi diritti e doveri. In ogni ospedale cambiano i pazienti, ma l’atmosfera che si vive è sempre la stessa con i medici, gli infermieri, il personale insomma, che si assomiglia e si comporta ovunque più o meno allo stesso modo. Ne nasce un clima di grande solidarietà e di amicizia.
Anche gli altri attori si dicono soddisfatti della loro partecipazione ad un progetto di grande empatia e che, certamente, coinvolgerà ed emozionerà molti spettatori.
Non sono mancati gli episodi comici ed alcuni personaggi sono stati appositamente caratterizzati da particolarità divertenti, proprio per alleggerire l’atmosfera di un luogo di cura.
Chiediamo infine dove è ubicato un ospedale così efficiente, pulito, ben organizzato, viste le critiche continue che si rivolgono alla nostro sistema sanitario. E’ l’Ospedale del mare di Napoli che esiste realmente.
Con Valerio Mastrandrea sono presenti nel cast ottimi attori: da Greta Scarano (la moglie di Luigi, Elena) a Giorgio Tirabassi, a Paolo Calabresi, a Ninni Bruschetta, ad Antonio Catania, ad Alvia Reale e ad altri ancora.
Una fiction in otto episodi in onda su RAI TRE dal 13 Gennaio e disponibile su RAI PLAY dal giorno 6.