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NASCE LA RETE DELLE CITTA’ MEDIOEVALI ITALIANE

Firmato il protocollo d’intesa tra ENIT e la Rete delle Città Medievali Italiane
mercoledì 13 marzo 2024 di Patrizia Cantatore

Argomenti: Attualità


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Nata circa tre anni fa, quest’iniziativa ha l’intento di valorizzare, digitalizzare e promuovere i comuni medievali, vi hanno già aderito circa 28 comuni in 10 regioni, una vera e propria rivoluzione che vuole dare particolare attenzione non solo al patrimonio materiale di questi comuni, ma soprattutto al patrimonio immateriale e cioè eventi e rievocazioni storiche.

L’obiettivo è la creazione di un’offerta italiana di turismo incentrata sull’autenticità medievale dei luoghi attraverso la promozione congiunta di un calendario di eventi e rievocazioni storiche di assoluta eccellenza. Le città medievali che sono già inserite nel portale https://medievalitaly.org/ sono: Pistoia, Prato, Fucecchio, Calenzano, Volterra, Incisa Scapaccino, Ariano Irpino, Fermo, Monteriggioni, Serravalle Pistoiese, San Gimignano, Sutri, Civita di Bagnoregio, Cairo Montenotte, Anagni, Boville Ernica, Stroncone, Vitorchiano, Tarquinia, Mandas, San Gemini, Viterbo, Narni, Bevagna, Perugia, Santa Fiora, Scurcola Marsina e Pandino. Capofila della rete sarà Viterbo che il 22 marzo p.v. presenterà in anteprima la VI edizione del Festival dei Luoghi Medievali nello splendido contesto di Palazzo dei Priori.

L’Enit già Ente Nazionale Italiano del Turismo, che sta per diventare una S.p.A., fornirà alla rete il proprio supporto per pianificare indagini e ricerche mirate nell’organizzazione di workshop sull’area tematica del “turismo delle tradizioni” e sulla comunicazione.

Il vero e proprio marchio Medievalitaly è la chiave per rendere il Medioevo cardine di sviluppo anche in chiave pop, inteso nel senso di popolare, approcciando a quei mercati turistici (Europa del nord e d’oltreoceano) che desiderano conoscere tradizioni popolari e storia attraverso un racconto che finora è stato affidato solo alle associazioni di volontariato, troppo spesso caricate di una responsabilità che non può essere a loro carico, confidando solo nell’intervento locale dei comuni.

Come ha sottolineato il Consigliere Enit Sandro Pappalardo, è importante per il Turismo valorizzare e promuovere i territori meno conosciuti, poiché il turismo si sta spostando verso le aree interne e verso gli eventi che si svolgono in quei territori, con possibilità di un turismo stanziale e fidelizzato. Ha poi specificato che è in corso di approvazione in questi giorni al Senato e poi passerà alla Camera, la Legge sulle rievocazioni storiche, che ha l’approvazione di tutto il Parlamento. Anche al Consiglio regionale dell’Umbria come dichiarato da Eleonora Pace Consigliera regionale, è in via di approvazione definitiva la legge regionale in merito. Mentre il Consigliere Daniele Sabatini del Lazio, ha specificato che la regione, prima di mettere in campo una nuova normativa sta cercando di dotare di risorse economiche il progetto affinché la legge, anche nella nostra regione, possa arrivare a compimento.

Tra gli interventi, quello di Renato Chiti, Destination Manager, che ha presentato le linee guida e lo stato dell’arte del progetto che punta alla valorizzazione e promozione dei luoghi italiani a forte identità storica attraverso il coordinamento e la promo-commercializzazione affidata a Medieval Italy, Destination Management Company, la produzione di contenuti editoriali digitali esclusivi (confluenti nel TDH – Tourism Digital Hub del Ministero del Turismo) e l’elaborazione di un’offerta di turismo-culturale unitaria sulle Rievocazioni Storiche in linea con la recedente definizione del quadro normativo governativo che riconosce e valorizza il ruolo delle manifestazioni di rievocazione storica del patrimonio culturale e sociale del Paese.

Molti i sindaci e delegati di Amministrazioni comunali aderenti alla rete, presenti che hanno auspicato un allargamento verso altre regioni e province affinché si possa dare un’offerta quanto più ampia possibile, anche valorizzando fatti storici, personaggi storici legati a quei luoghi o di importanza nazionale.

Un progetto che ci auspichiamo, possa mettere in rete le piccole realtà meno conosciute e trovare strategie di promozione anche per quei paesini che possano diventare luogo di attrazione per le loro peculiarità e tradizioni.

 

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