Quasi tutti i quotidiani di oggi riportano, in prima pagina, il discorso del presidente Mattarella che, alla tradizionale “Cerimonia del Ventaglio”, ha difeso la libertà della stampa e, soprattutto, sottolineato l’importanza della informazione che non può essere messa a tacere o, addirittura, assalita con la violenza.
Il silenzio del Governo è disarmante: nemmeno una replica o adesione alle parole di Mattarella, come per i fatti recenti di Torino per i quali è stata semplicemente "condannata" l’aggressione, senza prendere alcun provvedimento contro Casapound o decretare la chiusura della formazione di estrema destra.…
Purtroppo, si sta verificando quanto temuto da tempo: gli interessi di “sopravvivenza” degli Italiani vengono dopo il problema dell’immigrazione, degli aiuti all’Ucraina, delle corse alle nomine del Parlamento europeo, del Premierato, dell’Autonomia differenziata, del fantomatico Ponte di Messina e così via….
Non c’è un provvedimento adeguato alle necessità reali del Paese:
Liste di attesa con decreto già contestato dagli stessi operatori sanitari; giustizia in disaccordo con la Magistratura; carceri sovraffollate e con suicidi quotidiani; violenza allo sbando, aumenti quotidiani di beni di prima necessità, mentre tra le primissime istanze del Governo non figurano i gravissimi problemi economici che stanno sopraggiungendo anche dall’Europa e che si finge di ignorare.
Ciò che è più inaccettabile, è la concomitanza a reti unificate di annunci di grande ottimismo che esaltano l’importanza del nostro Paese all’estero, il benessere di chi va in vacanza, l’occupazione in continuo aumento, l’approvazione della legge salva casa che benedice l’abusivismo edilizio, mentre i bonus a pioggia sono riservati a pochissimi “eletti” che dichiarano 7.500 euro annui lordi o 15.000 euro lordi e il ceto medio degli Italiani (il più numeroso) è ed è stato sempre ignorato.
Povera Italia, sempre “di male in peggio” e, per di più, con un clima costantemente torrido, problema che, oltre tutto, viene sottovalutato o, addirittura, non preso in considerazione, assieme a tutti gli altri disastri naturali che hanno afflitto il nostro Paese.
Per non parlare dei vari scandali politici che accompagnano, giornalmente, la nostra vita.
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