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IL CIMITERO DI VENEZIA

di Matteo Strukul
sabato 6 agosto 2022 di Maria Elena Canzoni

Argomenti: Recensioni Libri


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Newton & Compton, 2022 La prima indagine di Giovanni Antonio Canal, detto il Canaletto.

Ho chiesto ad un mio amico come mai amasse così tanto i gialli. Ebbene, la sua risposta è stata più o meno la seguente: “Non c’è niente di più eccitante come la sensazione di un thriller che ti toglie il sonno ben oltre l’ora di andare a dormire, costringendoti a leggere, anche se sai che dovrai svegliarti presto la mattina dopo. O la sensazione di un mistero accuratamente costruito che genera pagina per pagina la suspense fino al sussulto tagliente che ti invade quando arriva il colpo di scena finale o scopri chi è l’assassino… ma come si fa a non amare questo genere…”.

Ripensando alle parole del mio amico, ho preso in mano l’ultimo romanzo di Matteo Strukul, “Il Cimitero di Venezia”, fresco di stampa da Newton e Compton, restando, sin dal primo istante, catturata dalla cover di copertina, terribilmente evocativa ed intrigante. Decisi così di addentrami nella prima indagine del famoso pittore veneziano Giovanni Antonio Canal, detto il Canaletto…

La storia è ambientata nel Settecento a Venezia. Mentre un’epidemia di vaiolo miete vittime tra la popolazione, una delle donne più illustri della città viene trovata assassinata nelle acque nere e gelide del Rio dei Mendicanti. La vittima, alla quale è stato strappato il cuore, era soprannominata ‘La fanciulla di alabastro’. Le indagini sembrano dirigersi verso la comunità ebraica.

In un clima di crescente tensione Antonio Canal viene chiamato inaspettatamente a palazzo ducale, a causa di una sua recente opera giovanile, il Rio dei Mendicanti, in cui il pittore aveva ritratto casualmente una persona. Nel dipinto c’è qualcosa che, se rivelato, potrebbe mettere in grave imbarazzo un’importante famiglia veneziana: un nobile, ritratto in uno dei luoghi più popolari, malfamati e plebei di Venezia.

Perché mai si trovava in un posto simile?

Il Doge vuole vederci chiaro e affida a Canaletto l’incarico di investigare. L’indagine che all’inizio lo spaventa e poi, lentamente, lo cattura, lo porta però a frequentare ambienti apparentemente illustri in cui sembrano consumarsi oscuri riti, e nei quali si aggirano figure ambigue, dal passato avvolto nel mistero. Quali segreti si celano nei palazzi veneziani? Quali verità sarebbe meglio rimanessero sepolte?

Dopo il best seller ‘I Medici’, Matteo Strukul, scrittore e sceneggiatore scoperto da Massimo Carlotto, ritorna in libreria con un bel thriller storico-avventuroso che si legge tutto di un fiato, trasportando il lettore nel Settecento veneziano con tutte le sue luci e ombre in una realtà che si mescola alla finzione.

Sembra non mancare nulla nella mente dell’autore che grazie alla sua penna visionaria narra ed evoca allo stesso tempo personaggi e maschere di un’epoca in un luogo magico quale è Venezia, il cui scenario è da sempre in bilico tra il bene e il male, tra il sacro e profano, tra la ricchezza e povertà, tra la violenza e il potere. Un romanzo imperdibile!

Maria Elena Canzoni

 

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