Donatella Di Pietrantonio, L’età fragile (Einaudi)
Antonio Franchini, Il fuoco che ti porti dentro (Marsilio)
Alberto Riva, Ultima estate a Roccamare (Neri Pozza)
La terna dei finalisti ora concorrerà alla votazione finale che stabilirà un “Super-vincitore”. Le tre opere finaliste saranno sottoposte al voto di una Giuria dei Lettori, selezionata dal Comitato Promotore, che si andrà a sommare alle preferenze espresse dalla Giuria Letteraria composta da: Gino Ruozzi (Presidente), Giulia Brandani, Mario Baudino, Marino Biondi, Gabriele Canè, Luciano Gelli, Giuseppe Lupo, Andrea Monda, Massimo Onofri, Silvia Ronchey, Carla Sacchi Ferrero.
La proclamazione del vincitore della 52a edizione del Premio avverrà durante la cerimonia di premiazione prevista a Portoferraio sabato 7 settembre 2024.
Quest’anno, nella giornata di venerdì 6 settembre, sarà organizzato un incontro in ricordo di Ernesto Ferrero, grande editore, scrittore, critico letterario, traduttore, amico dell’Elba e studioso di Napoleone, scomparso lo scorso anno.
Il Premio, giunto alla 52a edizione, è organizzato dal Comitato Promotore, con il Patrocinio della Regione Toscana e il Patrocinio del Ministero della Cultura. A distanza di più di 50 anni da quando un gruppo di letterati toscani animato da Geno Pampaloni e Rodolfo Doni negli anni ’60 lo ha fondato, l’ambizione di immaginare l’Isola d’Elba come una sorta di Utopia culturale capace di accogliere e coronare grandi spiriti, non solo italiani e non sono narratori, continua a essere viva e ad animare il Premio. “Le cose più importanti al mondo si realizzano grazie alla cultura” aveva detto Napoleone Bonaparte arrivando all’Elba nel 1814 e portando con sé 146 volumi scelti personalmente dalla biblioteca di Fontainebleau, nucleo fondativo della sua futura biblioteca. Abbracciando questo principio il Premio, tra i riconoscimenti più prestigiosi italiani, da sempre anima l’Isola, frequentata nel corso degli anni da illustri poeti, scrittori, storici e critici letterari italiani e internazionali.
Dal 1984, grazie a Raffaello Brignetti, autore del Gabbiano Azzurro che ha fatto dell’Elba la sua patria elettiva trasfigurando il mare nello specchio metaforico delle sfide della vita, il Premio ha ripreso il suo dialogo con le correnti più vive della cultura contemporanea grazie anche alla generosità, alla dedizione e alla sensibilità di Alberto Brandani, un manager convinto che il libro sia un indispensabile volano di sviluppo.
L’impegno dei giurati e quello dei lettori che fanno parte della giuria popolare, oggi vogliono far continuare a crescere il Premio che rimane fedele alle ambizioni dei fondatori e consolida la propria vocazione, quella di essere un luogo di confronto nel quale si saldano tradizione e rinnovamento, memoria e progetto. “Quelle barche di carta che sono i libri restano i vascelli più affidabili per affrontare i mari di una contemporaneità tanto drammaticamente complessa, per riaffermare ancora una volta la responsabilità della parola e della scrittura” diceva Ernesto Ferrero, vincitore del premio Elba nel 2003, che fino allo scorso anno ha presieduto e animato il Premio con la sua sensibilità e grandissima cultura.
Nella convinzione che la frontiera invisibile che corre tra terra e mare, propria dell’Isola, può diventare una finestra aperta sul mondo.
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