Alla ricerca delle proprie radici con un piglio da inchiesta di prima serata.
LILLI GRUBER, uno e due. Prima, celebre mezzobusto e inviato del TG1; poi, scrittrice di successo di bestseller pubblicati da Rizzoli come ‘L’Eredità’, il suo ultimo romanzo che racconta le traumatiche vicende sudtirolesi attraverso la storia della sua famiglia, tra l’Impero austro ungarico e il fascismo.
Tutto ha inizio da un diario ritrovato per caso, che racchiude la grande saga di una famiglia tra gli albori del Novecento e la Seconda guerra mondiale.
Certamente il punto di vista di Lilli Gruber sul sudtirolo al di là del campo letterario ha dei risvolti interessanti grazie alla professione dell’autrice che prima di tutto è una giornalista e per di più altoatesina. Chi meglio di lei, dunque, poteva offrire una chiave di lettura più accurata e obbiettiva?
La storia inizia nel Novembre 1918: la Prima guerra mondiale finisce con la sconfitta dell’Austria; il Sudtirolo passa all’Italia. 8 gennaio 1938: l’oppressione del fascismo è sempre più forte; i nomi tedeschi sono stati cancellati anche dalle tombe. Natale 1939: i sudtirolesi devono scegliere: restare nell’Italia fascista o stringere il patto col diavolo, il Reich di Hitler. Rosa Tiefenthaler comincia un diario l’8 aprile 1902, giorno del suo matrimonio. In quelle pagine racconterà le storie quotidiane della famiglia, ma anche la sua indignazione per il passaggio del Sudtirolo all’Italia e l’incubo della guerra. Un secolo dopo la sua bisnipote, Lilli Gruber, ritrova quel diario e decide di partire alla ricerca delle radici della sua famiglia, scavando nella storia di una terra di confine, da sempre tormentata, il Sudtirolo della prima metà del Novecento, le cui vicende sono l’emblema dei travagli dell’Europa nazifascista. Così, le vite di Rosa e di figlie e nipoti – Hella, Elsa, Herlinde... – si intrecciano con un capitolo controverso e sconosciuto della storia d’Europa e d’Italia, in una vicenda femminile e di confine: inaspettata, appassionante, viva.
Cosi Lili Gruber racconta una storia privata e dolorosa che i giovani non conoscono..nell’unico modo possibile: offrendo una versione romanzata più comprensibile grazie agli ingredienti privati e personali dove si mischiano inevitabilmente una grande storia di amore e una tragedia collettiva.