C’è chi afferma che si lavora tutto l’anno in vista delle vacanze, dei pochi giorni ormai sempre più frazionati cui ogni lavoratore ha diritto, ma sempre più spesso le aspettative vengono deluse da mille inconvenienti e difficoltà che rendono vani, se non dannosi, i pochi giorni delle tanto sospirate ferie….
Mai come quest’anno gli italiani hanno dovuto rinunciare a qualche giorno di vacanza per le condizioni economiche disastrose, per il prezzo astronomico della benzina che continua a crescere, per l’impossibilità assoluta di spostarsi dalle città verso il mare o la montagna.
- Voli Low Cost
Il tempo, poi, è stato “bestiale”, con un caldo record che nelle città era divenuto davvero insopportabile.
Chi è riuscito a ritagliarsi qualche giorno di ferie, ha dovuto combattere con spese sempre più salate, con mezzi di trasporto low cost ingannevoli, con rinunce di qualsiasi tipo di svago: il tutto mentre panfili e yacht veleggiavano a largo per non farsi notare nei porti dalla Guardia di Finanza…
E’ risaputo, inoltre, che trascorrere soltanto pochi giorni lontani dalla città si tramuta spesso in un super stress perché, una volta arrivati a nuova destinazione con armi e bagagli, è già ora di ripartire… con tanto di nervosismo e possibili litigi familiari.
- Anziana al balcone
Meglio allora restare a casa?
Non proprio…Le città bollenti offrono pochissimo relax e, anche se durante questa estate molti esercizi commerciali sono rimasti aperti per pura sopravvivenza economica, non è piacevole starsene chiusi nella propria abitazione a volte senza condizionatore d’aria o persino senza un ventilatore…
- Panfilo a Porto Santo Stefano
E pensare che per gli antichi Romani le ferie erano sacre e che nel corso dei secoli un periodo di vacanza è sempre stato previsto e rispettato, tanto da trasformarsi persino in “Smanie della villeggiatura” di goldoniana memoria.
Ed ora, in un periodo in cui alle famiglie mancano i soldi per gli alimenti, le medicine, l’indispensabile per vivere e le vacanze sembrano solo un lontano ricordo, per i soliti noti (il più delle volte “ ignoti” all’erario), non è cambiato nulla, in barba ai disoccupati, agli sfrattati, ai licenziati a chi è costretto a mendicare un pasto alla Caritas per sopravvivere…..
E il governo? Sta a guardare….