Da tutte le parti e da (quasi) tutti i partiti, non si è mai smesso di criticare, se non di condannare, la gestione del Covid, una pandemia mai conosciuta al mondo e che ha fatto milioni di vittime.
Dopo i primi provvedimenti che per chiunque sarebbero risultati di enorme difficoltà, il nostro Paese fu segnalato e riconosciuto dalle altre Nazioni, come ben gestito e di esempio da seguire.
Nonostante la memoria corta di alcuni, non cessarono e non cessano a tutt’oggi,, le critiche gratuite all’”eccessivo rigore” che fu imposto, allora, ai cittadini, perseverando ancora, nelle accuse al ricorso ai vaccini, all’uso di mascherine, al personale sanitario e così via…soluzioni che, al momento attuale, risultano essere stati positivi e risolutori.
E adesso, mentre altri Paesi combattono ancora contro un virus, il più delle volte letale, c’è ancora chi continua a gettare fango ed ironia sul passato o, peggio, a prendersi il merito di questo straordinario, attuale e speriamo duraturo, miglioramento sanitario generale
Evidentemente, si usa ogni mezzo per denigrarsi a vicenda; ma, in questo caso, non si possono non disconoscere le scelte equilibrate e spesso rigorose imposte, nei tempi “oscuri” dai responsabili della nostra salute.