a cura di
Silvana Carletti (Dir.Resp.)
Carlo Vallauri Giovanna D'Arbitrio
Odino Grubessi
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3 ottobre 2024
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In campagna elettorale, ogni partito propone e promette grandi cambiamenti che, poi, può essere difficile mantenere, non solo in base alle risorse economiche in grande crisi nel nostro Paese, ma, soprattutto, perché facendo parte della Comunità Europea, ogni decisione dipende anche dalle altre Nazioni dell’Unione.
Così, di fronte al prossimo arrivo di più navi con circa 1000 immigranti a bordo, si rinnovano i problemi e le difficoltà di ogni periodo trascorso.
Tutte le promesse di blocco navale, accordi tra gli stati membri dell’Europa, sono dimenticati o, probabilmente, rimandati a data da stabilire.
Nel frattempo, c’è gente che muore o soffre pene continue in alto mare, in attesa di decisioni che tardano ad arrivare…
Sarebbe preferibile attenersi alla realtà politica ed economica, prima di lanciare ai quattro venti, soluzioni per ora illusorie.
Come sempre, sarà compito obbligato del nostro Paese salvare, giustamente, vite in mare per poi ammucchiare in disastrosi accampamenti provvisori , persone che fuggono dalla fame, dalle torture e dalla morte.
Ma, fino a quando?
L’Italia, da sola, non può risolvere questo problema umanitario. Dovremmo tutti saperlo.
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