Chissà perché, certe espressioni, certi proverbi, certe massime risultano valide, da secoli, in ogni momento della vita....
Un esempio?
La Favola delle 2 bisacce di Fedro che ci insegna che ognuno di noi vede e critica i difetti degli altri, ignorando i propri che tiene racchiusi in una bisaccia alle spalle e che, quindi, non può vedere..
Nella politica di ogni tempo, accade questo e si ripete negli anni.
Chiunque arriva al potere non perde tempo a criticare, se non a deridere, gli avversari; per poi ricadere, immediatamente, negli stessi identici comportamenti.
Per non parlare delle promesse, mai mantenute e comuni a tutti i politici pur di ottenere voti e successi.
Ogni esponente di partito afferma nei comizi che tutto cambierà, che il popolo avrà enormi benefici e che, finalmente, ci sarà giustizia e un miglioramento di vita per tutti e così via.
All’atto pratico, dopo le elezioni, si seguono, più o meno, gli stessi schemi e abitudini: aumenti incondizionati; continuo sbarco di emigranti non regolato e ben distribuito, attacchi e critiche (spesso velenose) agli avversari, impossibilità (come prevista ante elezioni dai benpensanti) di mantenere progetti e provvedimenti fantasmagorici, nessuna rinuncia a benefici, aumenti e vantaggi di chi detiene incarichi importanti.
Evidentemente, il potere “logora chi non ce l’ha” e favorisce chi lo possiede e che, molto spesso, dimentica promesse e sogni impossibili da realizzare, ma che danneggiano la vita quotidiana di un popolo in continua sofferenza e difficoltà.