Il problema non è indubbiamente di facile soluzione perché, a nostro parere, parte innanzitutto da una educazione ambientale che stenta a decollare.
Le strade delle città sono sempre più invase da mozziconi di sigarette, da cartacce, lattine ed altro ancora, mentre i contenitori straboccano di rifiuti di ogni genere..
Non solo: al mattino si possono vedere immondizie versate per la strada da chi cerca, di notte, qualcosa di utilizzabile da prendere e portare via… La raccolta differenziata (quella vera) potrebbe fare molto, ma nei Comuni mancano spesso risorse per le attrezzature, per il trasporto, per i controlli. “Tutto da rifare”, direbbe un celebre comico, ma, purtroppo, la situazione diventa sempre più drammatica.
Gli inceneritori sono sicuramente dannosi per la salute, come le discariche e, giustamente, i cittadini si ribellano ad averli sotto casa. Come fare, allora?
Seguire gli esempi dei Paesi europei ove una situazione del genere non si verifica, riorganizzare le spese e trovare il denaro necessario prelevandolo dagli sprechi, dai privilegi inimmaginabili di pochi e di caste organizzate e pensare soprattutto ai cittadini, al loro benessere, o meglio, alla loro sopravvivenza.
Illusioni sicuramente alimentate da speranze impossibili, finchè il governo, di qualunque colore sia, non decida di mettere al primo posto i doveri e le promesse fatte, continuamente agli elettori.