Dopo 57 anni il Festival si è ripetuto regolarmente, proponendo canzoni e personaggi che sono diventati routine, ma l’esperienza sanremese di quest’anno non ha entusiasmato il pubblico italiano.
Pippo Baudo ha dato il meglio di sé, con la professionalità e la classe che lo distinguono. Lo stesso non si può dire per la bella Micelle Hunziker che, abituata a “Striscia la notizia”, “Paperissima” e “Scherzi a parte” non ci ha lesinato continue risate sproporzionate all’evento e ironici commenti ad ogni performance del bravo Pippo che ha dovuto abbozzare parecchie controversie. Prima fra tutte, la dichiarazione di Del Noce che annunciava l’arrivo di Paolo Bonolis per la prossima edizione, irritando la suscettibilità dell’attuale conduttore.
Oltre a ciò, le canzoni, trite e ritrite, di cui molti già da adesso, non ricordano più né il nome, né il motivo musicale. L’errore fondamentale, secondo noi, è l’esagerata durata dell’evento che potrebbe restringersi in tre serate: una per i giovani, la seconda per i big e la terza per la premiazione dei vincitori.
Il festival risulterebbe così più “intenso” ed interessante ed eviterebbe di bloccare per quasi una settimana, una rete televisiva di grande importanza. Certamente non è cosa facile rinnovarsi completamente e sbalordire, ma si dovrebbe concentrare la manifestazione sulla “classicità” e la “semplicità”, evitando di strafare ed esagerare nel fasto e nello spreco.
A proposito, che ne pensano i nostri lettori dei compensi elargiti ai presentatori e delle spese che un simile evento ha portato con sé? Ne valeva la pena? Ma si sa “Sanremo è Sanremo!”....
SILVANA CARLETTI
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