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Rubrica: EDITORIALI


EDITORIALE 02/2007

LA LETTERA DI VERONICA
mercoledì 14 febbraio 2007 di Silvana Carletti



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Lo scoop degli ultimi giorni è stato indubbiamente un fatto clamoroso: la lettera a Repubblica della moglie dell’ex premier Silvio Berlusconi.

La notizia ha fatto il giro del mondo e molti si chiedono che cosa ci sia di vero in un atto di estremo coraggio fatto da una donna e per di più famosa che in questi anni è stata un esempio assoluto di riservatezza, discrezione e di perfetta armonia coniugale.

Secondo noi, la spiegazione è molto semplice: si tratta della classica goccia che fa traboccare il vaso. Evidentemente, il rapporto tra i due coniugi Berlusconi non era poi così tanto felice e serafico. La Signora Veronica, definita dall’ex premier “indulgente”, ad un certo punto della sua vita, ha voluto “vuotare il sacco”, scegliendo, tra l’altro, una tipica forma di vendetta femminile, cioè colpire la sua metà in ciò che lo interessa di più al mondo: la reputazione e l’immagine che ha di lui l’opinione pubblica. Perché ha scelto per esprimersi un giornale tipicamente avverso a suo marito? Proprio perché la “vendetta” fosse più evidente e colpisse nel segno.

Inutile, quindi, cercare di scavare nel profondo dell’animo, indire talk show, ascoltare il parere di psicologi ed esperti; lo sfogo di Veronica Berlusconi è comune a tantissime donne che tengono dentro di sè sensazioni, sofferenze, pensieri che non è concesso esprimere, ma che, ad un certo punto della vita, escono fuori, come un uragano.

Brava, Veronica, hai dalla tua parte tantissime donne(e uomini) cui non è permesso parlare, tantomeno tramite un giornale e che forse, d’ora in avanti, riusciranno a riscattarsi e a dire la loro verità, se non a tutto il mondo, almeno a chi basa ogni giudizio sulla cosiddetta “facciata”, in nome di un falso perbenismo, imperante, purtroppo, nella nostra società.

 

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