Maurizio De Giovanni inventa il Commissario Ricciardi proponendolo in quattro avventure denominate l’ inverno, la primavera, l’autunno e l’estate del Commissario Ricciardi. L’ambientazione è la Napoli degli anni Trenta in pieno regime fascista.
Protagonista indiscusso della scena criminale di allora, Ricciardi è capace di risolvere ogni caso con tali abilità e precisione da sconcertare colleghi e istituzioni. Ma questa sua capacità si dice sia innaturale, dettata addirittura dal demonio. E piace a pochi. Perché Ricciardi vede i morti e ne coglie l’ultimo pensiero, interrotto a metà da una morte violenta. Un’abilità divinatoria, quasi magica. Eppure a volte neanche questi mezzi sembrano bastare di fronte al mistero di certi crimini.
Nel primo episodio, ‘Il Senso del dolore-L’inverno del Commissario Ricciardi’ un delitto efferato scuote l’opinione pubblica, si tratta del grande tenore Arnaldo Vezzi, assassinato nel suo camerino al Teatro San Carlo prima della rappresentazione de “I Pagliacci”. Artista di fama mondiale, amico del Duce, uomo egoista e meschino: a ricostruire la personalità della vittima e a risolvere il caso è chiamato il commissario Luigi Alfredo Ricciardi, in forza alla Squadra Mobile della Regia Questura di Napoli. Investigatore anomalo, mal sopportato dai superiori per la sua insofferenza agli ordini e temuto dai sottoposti per il suo carattere chiuso ed enigmatico, Ricciardi coltiva nel suo animo tormentato un segreto inconfessabile: fin da bambino "vede i morti" - ma solo chi muore di morte violenta - , coglie la loro immagine nell’ultimo momento di vita e ascolta le ultime parole; "il Fatto", come lo chiama lui, lo aiuta nelle indagini.
Nella seconda avventura del commissario, ‘La Condanna del sangue, La primavera del Commissario Ricciardi’, in un appartamento del popolare rione Sanità un’anziana donna, Carmela Calise, viene trovata morta, ridotta a un mucchio di ossa e sangue, barbaramente colpita a bastonate.
Accorso sul luogo del delitto insieme al fedele brigadiere Maione, il commissario Ricciardi interroga la gente del palazzo e, nonostante il clima di omertà, scopre la doppia attività di Carmela, cartomante e usuraia. Al centro della vicenda è il decrepito appartamento dove la cartomante riceveva i suoi clienti, per predire in modo ingannevole il loro futuro o per garantirglielo, prestando denaro. Sono parecchi quelli che avrebbero avuto un motivo per ucciderla - strozzati dai debiti, succubi delle sue menzogne, delusi o disperati.
Le stagioni si susseguono incuranti del sangue e della morte e la città si prepara ad affrontare il caldo torrido dell’estate.
Ricciardi affronta un nuovo caso di omicidio insieme all’inseparabile brigadiere Maione.
L’estate del commissario Ricciardi (‘Il posto di ognuno’) vedrà la morte della bellissima duchessa di Camparino, una donna misteriosa dalla chiacchierata vita notturna.
Anche stavolta saranno le ultime parole pronunciate dalla vittima a far partire l’indagine che condurrà il commissario, e noi lettori insieme a lui, a scoprire una Napoli riarsa e poco conosciuta, abitata da personaggi inquietanti che tenteranno di ostacolare il suo lavoro.
È iniziato un autunno piovoso, Napoli è sotto una coltre di nuvole e nebbia.
chiama Matteo, Tettè per tutti. Uno dei tanti scugnizzi che vivono di espedienti nei vicoli della città. A prima vista, sembra morto di stenti, ma presto si scoprirà che forse la morte è stata causata da altro.
Ricciardi indaga, ma le condizioni non sono facili. Le autorità fermano ogni tipo di inchiesta perché sta per arrivare in città Benito Mussolini.
Al commissario toccherà indagare in modo clandestino, e soprattutto senza poter contare su alcuno dei suoi indizi perché sul luogo del delitto stavolta non vede né sente niente.
A questo punto un interrogativo: ha esaurito il suo dono, la sua condanna, oppure il bambino non è stato ucciso lì?
Con le “stagioni” del commissario Ricciardi, pubblicate da Einaudi, il giallo italiano ha raggiunto un ottimo traguardo con nuovi autori e personaggi credibili.