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Rubrica: EDITORIALI


SPECCHIETTI PER LE ALLODOLE E PER GLI ITALIANI

Riflessioni sulla politica governativa
sabato 1 ottobre 2016 di Silvana Carletti

Argomenti: Attualità
Argomenti: Opinioni, riflessioni
Argomenti: Politica


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Terminata (o sospesa) la querelle sulle Olimpiadi che hanno scatenato una guerra infinita tra Coni e il Comune di Roma, ora spunta all’orizzonte un’altra grana da risolvere.

Si rispolvera, dopo anni di silenzio o quasi, la realizzazione del ponte di Messina, grande opera criticata da mezzo mondo per i costi, la pericolosità ambientale (zona ad alto rischio terremoti) e per la relativa utilizzazione del percorso che, data l’enorme spesa da affrontare, secondo molti esperti, non varrebbe la pena di realizzare.

A volte, non si comprende se, effettivamente, certi annunci siano soltanto uno spot politico magari in vista del prossimo referendum, oppure si tratti di vera e propria incoscienza.

In un Paese come il nostro che sta crollando fisicamente, politicamente, economicamente e moralmente, vi pare saggio pensare di costruire un’opera di grande impatto economico, mentre ci troviamo di fronte all’ennesimo terremoto ad urgenti lavori di messa in sicurezza di scuole e di ospedali, a necessità di riforme strutturali di carceri, strutture pubbliche, solo per citare alcune emergenze?

Si mettono in evidenza, erroneamente, grandi profitti per l’occupazione e si dimentica di dire che gli stessi profitti potrebbero essere ottenuti con i lavori molto più urgenti e di estrema importanza per la vita, o meglio, per la sopravvivenza degli Italiani.

Quasi ogni giorno la cronaca ci presenta esempi di crolli di strutture scolastiche, di edifici abitati pubblici e privati e che dire della sicurezza, dello smaltimento rifiuti, dell’assistenza medica e, soprattutto del problema immigrazione?

E’ possibile che, tolto di mezzo il “caso” Olimpiadi, evento che ha ridotto a suo tempo la Grecia in gravissime difficoltà e, di recente, ha prodotto in Brasile scarsi risultati economici, ora si debba pensare ad un’opera costosissima, come il famoso ponte che, già da diversi anni, paghiamo in anticipo con uffici ed organizzazioni ad hoc e che risulterebbe del tutto pericolosa, modestamente utile e di scarso profitto?

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Evidentemente i nostri politici sottovalutano l’intelligenza degli Italiani e, soprattutto, il loro spirito di sopportazione di fronte a tanta ridicola supponenza e non considerano che certe assurde proposte di mera pubblicità elettorale, possono nascondere il rischio di un boomerang imprevedibile.

 

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