Non ci sono parole adatte a descrivere il dolore, la disperazione, l’angoscia di questi giorni dovuti alla distruzione di interi paesi, di famiglie, di bambini, di anziani causata dal fortissimo terremoto che ha colpito regioni quali il Lazio, l’Umbria e l’Abruzzo.
Sicuramente, in tempi normali, si sarebbero dovute prendere precauzioni e provvedimenti che avrebbero, se non altro, abbassato il livello di mortalità delle popolazioni colpite dall’ennesimo sisma.
Non ci vogliamo prolungare in ulteriori descrizioni, numeri, foto, contestazioni e quant’altro, in un momento di sincero cordoglio generale, di pietà e di solidarietà verso chi ha perduto tutto.
Pubblichiamo la lettera che un vigile del fuoco, un eroe di nome Andrea, ha depositato sulla piccola bara di Giorgia la quale, con il suo corpicino, ha salvato la vita della sorellina Giulia, perché sia di monito a chi dimentica, a chi specula sulle disgrazie altrui e a chi non provvede in tempo a necessità estreme di sopravvivenza.