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Rubrica: EDITORIALI


VOTO DI PROTESTA O DI CAMBIAMENTO?

Editoriale luglio 2016
venerdì 1 luglio 2016 di Silvana Carletti

Argomenti: Attualità
Argomenti: Opinioni, riflessioni
Argomenti: Politica


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Credo proprio di entrambi: le recenti votazioni hanno dimostrato chiaramente un forte desiderio di mettere fine ai continui scandali, agli incessanti avvisi di garanzia che riguardano sempre più frequentemente, politici, personaggi che occupano cariche pubbliche ad alto livello, amministratori, banche e banchieri, solo per citarne alcuni.

Non solo: nella maggior parte dei casi, dopo un po’ di tempo, di questi fatti incresciosi e dei loro protagonisti non se ne sente più parlare, con il vantaggio che gran parte dell’opinione pubblica, presa da problemi di sopravvivenza quotidiana, finisce per dimenticare o sottovalutare la gravità di certi avvenimenti.

Siamo talmente abituati a leggere ogni mattina l’ennesimo reato che riguarda persone ed istituzioni insospettabili, che ogni accusa, ogni ipotesi di colpa grave finisce con lo scivolarci addosso.

Probabilmente, però, ci sono dei cittadini, soprattutto giovani che, di fronte allo sfumare di ogni speranza di un futuro lavorativo, si impegnano per cercare di combattere tale diffusa immoralità e, al momento del voto, scelgono un movimento o un partito che rappresenti qualcosa di nuovo, di diverso dalla vecchia politica che ha finito per deludere tutti.

Da qui, il successo straordinario di un movimento di ribellione e di alternativa che, nel suo programma, mette in prima luce la parola ONESTA’.

Non solo i giovani sperano in un cambiamento radicale del fare politica, ma anche tutti i cittadini delusi da tante promesse mancate che vedono, di giorno in giorno, peggiorare la propria vita.

L’errore più grande che un governo possa fare è promettere ciò che non è in grado di mantenere, di esagerare nel descrivere situazioni ben lontane dalla realtà, di comunicare un esagerato ottimismo, nel dare per poi riprendersi anche i più piccoli benefici.

Da troppi anni assistiamo a questi teatrini sulla pelle di chi si è visto privare anche dei minimi sostegni per poter vivere una vita dignitosa.

Staremo a vedere: le premesse ci sono. Speriamo che nulla intervenga per frenare o mettere a tacere buoni propositi e voglia di fare.

 



  • VOTO DI PROTESTA O DI CAMBIAMENTO?
    1 luglio 2016, di Michele Penza

    Sono sostanzialmente d’accordo sul dato oggettivo che il voto amministrativo per il M5S sia stato determinato da un sentimento di insofferenza e di protesta dovuto alle cattive gestioni precedenti ed è per questo che leggere oggi che il primo provvedimento del sindaco Raggi (peraltro subito sanzionto dallo staff del Movimento) sia stato la delibera con la quale si nomina Raffaele Marra, ex braccio destro di Alemanno e di Panzironi al Comune prima, e di Polverini alla regione poi, mi rende alquanto perplesso. E’ un signore sicuramente perbene che per sua ammissione ha votato a suo tempo Alemanno, poi Marino ed ora Raggi.. Probabilmente voterebbe anche me, se potessi garantirgli un buon reddito.
    Vorrei pure sommessamente osservare che l’onestà (neppure quella che si scrive con la minuscola) non possa essere soltanto un programma elettorale conclamato ma consista in una categoria dello spirito, che personalmente ho raramente riscontrato nell’universo politico.
    Per quanto poi riguarda promesse da mantenere o impegni da rispettare non posso che gioire perché con le mie orecchie ho sentito Di Battista in televisione impegnarsi ad istituire in tempi brevi il reddito di cittadinanza per tutti gli italiani. Aspettiamo fiduciosi!

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