Un vispo maschietto, figlio di mio fratello Carlo, che godeva a stare in braccio al suo zio preferito (fig.5) e che più volte ha avuto l’onore di averlo come fidato baby – sitter, funzione svolta con zelo e senza alcun compenso pecuniario. Ora viene la parte più bella del capitolo riguardante la nascita dei nostri tre amati figlioli. La prima a darci gioia e felicità sarà la nuova Tiziana, 16 aprile 1976, una data indelebile impressa nei nostri cuori.
Venne alla luce in maniera tumultuosa: io ero di guardia in ospedale a Cava de’ Tirreni, quando mia moglie Elvira, che si trovava dai genitori a Portici, alle 5 del mattino mi telefona avvertendomi che sono cominciate le doglie. In venti minuti, battendo ogni record di velocità, sono da lei e la conduco fino alla sala parto, dove dovrà essere sottoposta ad un taglio cesareo d’urgenza, al quale non potrò prendere parte attiva, perché, perdendo lei sangue a catinella, in attesa di donatori, debbo provvedere a integrare il prezioso liquido con tre flaconi prelevati dalle mie vene.
Per il resto andrà tutto bene e nel nido tutti la riconosceranno, non tanto per il viso vezzoso e accattivante, quanto per la elegante copertina, ricamata a mano e multicolore, segno distintivo di nobile lignaggio nei riguardi di tanti figli di contadine cavaiole. Dopo solo undici mesi il bis, si replica a grande richiesta ed il 26 marzo ’77 vede la luce un maschietto pimpante a cui viene imposto un nome altisonante Gian Filippo, che farà coppia fissa con la sorella fino all’arrivo del terzo discendente: Marina, la quale farà la sua comparsa nella nostra famiglia il 25 novembre 1980.
Quale data più opportuna due giorni dopo il terrificante terremoto, infatti a ricordare l’evento sismico il secondo nome della pargoletta è proprio Terremoto, seguito da altri 15 appellativi: dai nomi delle nonne e delle zie, fino all’immancabile Gertrude, protettrice dei neonati. Una serie interminabile di nomi che mise in imbarazzo l’impiegato dell’anagrafe, il quale vedendomi scrivere all’infinito mi chiese:" Ma quanti figli avete avuto?".
Un altro episodio degno di essere ricordato, riguardante la sua nascita fu l’esclamazione dell’ostetrica all’uscita della testa: " E’ un maschio!". Risposi deciso: "Non m’importa, ho già maschio e femmina, in ogni caso è un doppione". Un’appendice importante della nostra famiglia è costituita dai nipoti, per il momento soltanto tre (fig.6) e tutti regalatici da Tiziana la primogenita: Leonardo (2 luglio 2006), Matteo (3 agosto 2007) ed Elettra (4 marzo 2010).
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Il primo e il terzo hanno visto la luce lontano dal Vesuvio a Bruxelles e non li ho visti nascere, a differenza di Matteo, napoletano doc, che appena ha aperto gli occhi ha visto il golfo di Napoli, ha imparato perfettamente il vernacolo ed è divenuto imbattibile nel gioco della scopa e dell’asso pigliatutto. La notizia della sua nascita si diffuse ai quattro venti e riportiamo un breve ringraziamento che Elvira ed io facemmo alla nostra figliola.
06 - Leonardo, Matteo ed Elettra
Un nuovo abitante della Terra
Un grazie a Tiziana ed Andrea per la nascita di Matteo, avvenuta a Napoli il 3 agosto alle 00:02, una curiosa creatura, fulvo, mite, sornione, ma al tempo stesso disinibito e di devastante bellezza. I nonni Elvira ed Achille, al culmine della gioia, vogliono comunicare a tutto il mondo la loro felicità.