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GUERRA O PACE?

Qualche utile riflessione
venerdì 27 ottobre 2023 di Giovanna D’Arbitrio

Argomenti: Attualità


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Credo che in questi giorni molti di noi si siano vergognati di appartenere alla razza umana e abbiamo pensato che gli animali sono meno crudeli di certi esseri umani. E mi son venuti in mente alcuni versi di “The Rock” (1934)scritti da T.S. Eliot: “Dov’è la saggezza che abbiamo perso nella conoscenza?/Dov’è la conoscenza che abbiamo perso nell’informazione?”.

Queste drammatiche domande che si poneva Eliot, forse oggi ce le poniamo anche noi dopo pandemia, guerra in Ucraina ed ora le drammatiche vicende che coinvolgono israeliani e palestinesi con il ritorno del terrorismo. La crescente follia di una parte dell’Umanità che per denaro e potere sfrutta la spirale d’odio e di vendetta da tempo innescata tra diversi popoli, devastando la Terra con guerre, armi micidiali e un ritorno a crudeltà, barbarie e nefandezze che credevamo relegate ai secoli bui del Medioevo.

E molti di noi che si considerano convinti “europei” ci chiediamo con sgomento come mai l’UE si mostri così poco autorevole nel giocare un pacifico ruolo diplomatico che punti al dialogo e alla pace, dopo aver superato anni di drammatiche e sanguinose guerre intestine ed aver raggiunto un elevato livello di civiltà, in particolare con la sua Cultura. E che dire dell’ONU bloccata dal voto all’unanimità e dal veto delle grandi potenze vincitrici della II guerra mondiale? E non è assurdo che la Russia possa ancora imporre il veto dopo aver attaccato l’Ucraina? Come fermare la crescente spirale di odio di coloro che hanno assistito alle atroci morti inferte ai familiari? Come può perdonare un genitore che vede uccidete i propri figli da crudeli assassini o dalle bombe sganciate senza nemmeno sporcarsi le mani di sangue?

E ci son venute in mente altre guerre in cui da anni muoiono milioni di civili, in particolare bambini e donne innocenti, spesso anche stuprati e torturati, orrori e stragi di guerre di cui poco si parla se non in qualche libro o qualche sporadico articolo su quotidiani e riviste, come ad esempio il testo Le guerre dimenticate (Ed. Piemme) è un libro di inchiesta giornalistica scritto 2005 da Giancarlo Giojelli, un tempo direttore ad interim di Rai News, vicedirettore di Rai News, Tgr Rai, Rai International, Tg5, LA7, capo sede Rai a Gerusalemme, inviato speciale e vaticanista. Il libro è utilizzato come testo nel master di Educazione alla Pace dell’Università degli Studi Roma Tre e viene così presentato: “Sono oltre 250 i conflitti sanguinosi di cui nessuno parla e i Paesi coinvolti sono circa un centinaio. Ignorate dai mass media, snobbate dalle telecamere e dagli anchorman di fama, le guerre dimenticate sono il vero grande scandalo dell’inizio di questo millennio. In questo reportage giornalistico l’autore denuncia: i numeri delle vittime; i Paesi in guerra; le cause dichiarate e nascoste; le ragioni economiche; le motivazioni razziali e religiose”. E ci viene in mente ancora ciò che afferma Domenico Quirico, giornalista del quotidiano “La Stampa” in “Guerre infinite, guerre dimenticate (Ed. Vita e Pensiero-fascicolo 2022 – 23): “Non esiste solo l’Ucraina: Siria, Somalia, Libia, Birmania, Afghanistan. Quanti conflitti che sembrano eterni e che ci restituiscono l’immagine della vera guerra del XXI secolo: più impastata di ferocia, noia, silenzio. Semplicemente orribile”. Come inviato, Quirico si è occupato di ciò che è accaduto in Africa negli ultimi vent’anni, nonché delle primavere arabe. In Siria è stato sequestrato da gruppi islamisti per 5 mesi, scrivendo un libro su tale drammatica esperienza “Il paese del male. 152 giorni in ostaggio in Siria” (2013). Altri libri raccontano diverse esperienze giornalistiche, come: Primavera araba. Le rivoluzioni dall’altra parte del mare (2011), Il grande califfato (2015), Esodo. Storia del nuovo millennio (2016.) Insomma i riflettori si accendono ogni tanto su qualche zona del pianeta, mentre altre restano oscurate, come già in parte sta avvenendo per l’Ucraina, poiché oggi tutti seguo con il fiato sospeso ciò che accade nel conflitto israelo- palestinese, consapevoli che gli interessi in tale zona coinvolgono nazioni potenti, già schierate da una parte e dall’altra. Si arriverà alla catastrofe, oppure tutto prima o poi cadrà nell’oblio fino alla prossima crisi che accenderà di nuovo i riflettori su di essi? Speriamo in una soluzione pacifica e duratura. Concludiamo con i versi di Ungaretti: Cessate d’uccidere i morti,/non gridate più, non gridate/se li volete ancora udire,/se sperate di non perire./ Hanno l’impercettibile sussurro,/non fanno più rumore/del crescere dell’erba,/lieta dove non passa l’uomo“.

Giovanna D’Arbitrio

 

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