Ormai è noto a tutti: la crisi della sanità aumenta di giorno in giorno: impossibile ottenere appuntamenti per esami diagnostici anche urgenti, per non parlare di interventi chirurgici, rimandati ai mesi, se non ad anni di attesa…
“Non ci sono risorse economiche “sufficienti” è la frase più diffusa da tempo, ma, stranamente, si fanno progetti continui e si iniziano i primi passi di espropriazione di case e terreni per il tanto agognato progetto di un ponte contestatissimo da molti per l’esorbitante prezzo di realizzazione e, soprattutto, per la pericolosità della zona che, da secoli, è caratterizzata da un altissimo rischio sismico.
Questo eccessivo interesse di alcuni per tale sproporzionata realizzazione, fa nascere dubbi di ogni genere e produce ulteriore malcontento e disapprovazione da parte di molti italiani.
Oltre la sanità, persistono problemi mai risolti e che si aggravano di giorno in giorno: la ricostruzione post terremoto e post inondazione, la precarietà edilizia di scuole ed ospedali, la difesa dei cittadini contro continue violenze, le attrezzature scientifiche sportive e tecniche, l’immigrazione, la disoccupazione… e si potrebbe continuare all’infinito, non dimenticando quanto gli aiuti militari all’Ucraina possano contare sul nostro budget economico, da sempre, precario.
La popolazione italiana è in calo considerando la diminuzione continua di nascite, tra le più basse d’ Europa, le condizioni economiche di moltissime persone sono disastrose e, mentre non ci si preoccupa dell’aumento inesorabile della benzina e della crescita giornaliera dei prezzi di generi di primissima necessità (compresi farmaci), il pensiero dominante del Governo è rivolto al “premierato” e…ad un ponte che passerà probabilmente ai posteri come “Ponte dei sospiri”, numero 2 dopo quello di Venezia che, erroneamente, è definito quello degli innamorati ma che, storicamente, era il ponte in cui passavano i condannati dal severissimo Tribunale della città per entrare nelle loro celle.
Povera Italia….