a cura di
Silvana Carletti (Dir.Resp.)
Carlo Vallauri Giovanna D'Arbitrio
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10 ottobre 2024
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Come ogni anno, da quando è scoppiata la pandemia, appena il virus rallenta il contagio (con l’arrivo delle alte temperature), ci si dimentica completamente dei disagi trascorsi e si pretende di potersi comportare come se nulla fosse accaduto…
Pensiamo all’invasione in massa nelle spiagge per i concerti che danneggiano, sicuramente, anche l’ambiente, o agli stadi, alle discoteche, a tutti i luoghi ove è facile avere contatti senza alcuna protezione.
Si può “giustificare” un incontrollabile entusiasmo da parte di chi è stato, quasi per due anni consecutivi, costretto ad un cambiamento radicale di vita e di libertà di movimento, ma risultano incomprensibili e dannose, le continue e velenose critiche verso un presunto rigore da parte del governo e, soprattutto, contro un ministro che si limitava soltanto ad evitare immancabili e futuri guai alla popolazione.
Ancora adesso, mentre i casi aumentano con quota con 45.225 contagi, 43 decessi e tasso di positività a 20,1% non si risparmiano, da parte dei politici, opposizioni più o meno declamate contro il ricorso obbligato anche a minimi sistemi di protezione.
Come avvenuto lo scorso anno, incominciano a manifestarsi i primi problemi di contagio che, si spera, siano solo un falso allarme, ma sarà veramente increscioso, se non ridicolo, sentir “piangere sul latte versato” chi sfrutta l’ingenuità e la fiducia di un popolo vessato da mille problemi, al solo scopo di propaganda politica.
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