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I nuovi umanisti (Garzanti, 2005)
Progresso scientifico e valori
Raccoglie le esperienze di numerosi scienziati che hanno approfondito negli ultimi tempi problemi scientifici di grande rilievo
sabato 4 giugno 2005
di Carlo Vallauri
Argomenti: Letteratura e filosofia
Argomenti: Scienza
Argomenti: Recensioni Libri
Argomenti: John Brockman
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I nuovi umanisti di John Brockman (Garzanti, 2005) raccoglie le esperienze di numerosi scienziati che hanno approfondito negli ultimi tempi problemi scientifici di grande rilievo, fornendo quindi le chiavi di comprensione non solo delle specifiche discipline trattate dalla biologia all’informatica, dalla cosmologia all’antropologia. Naturalmente il lettore medio può restare interdetto su alcuni aspetti tecnici non sempre comprensibili, ma l’insieme delle ricerche offre un materiale rarissimo ed abbondante per chi voglia penetrare nel delicato rapporto tra scienze esatte e cultura umanistica. Ed è proprio quest’ultima (come si evince dal titolo) la sostanza del ricco volume: siamo giunti ad una sfida epocale, di fronte alla quale le risposte ai mille quesiti che le continue “scoperte” pongono a studiosi e tutti gli esseri umani coscienti sono legate - a nostro avviso - da un’intima coerenza intellettuale. La conformazione della natura, i progressi tecnologici sino a quale misura modificano le nostre conoscenze, il nostro stesso modo di porci di fronte ad essi? Ecco qui trovate una serie di richiami, rappresentazioni, modelli che non possono non agitare mente e coscienze, giacché confermano l’estrema “piccolezza” di ciascuno di noi di fronte a quelli che ormai non sono più “misteri” della scienza. I comportamenti umani si modificano in relazione alle nuove acquisizioni: il nostro senso “umanista” come ne è scosso? Siamo veramente pronti ad accettare le nuove tecnologie e soprattutto le loro conseguenze nella realtà pratica, lavorativa? Differenze bio-geografiche, caratteri di società stratificate, i rischi di “semiscienze”: ecco un campionario sottoposto alla vostra attenzione con dovizia di riferimenti ineccepibili.

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