In tempi di Coronavirus, anche se sono sospesi gli incontri del Club dei Lettori presso la Libreria Raffaello di Napoli, continuiamo a leggere i libri proposti in attesa di riprendere gli interessanti dibattiti con gli autori. Restando a casa in modo responsabile, la lettura di buoni libri ci aiuta a passare il tempo.
Davvero interessante il libro “Giovanissimi”(Ed. NN, collana la Stagione) di Alessio Forgione, che dopo il suo esordio con “Napoli mon amour”, ci descrive i quartieri poveri della nostra città dove i ragazzini “crescono da soli, tra desideri di grandezza e delusioni repentine, piccoli crimini e grandi violenze, in attesa di scorgere il varco che conduce all’età adulta”.
Sul risvolto anteriore di copertina si legge quanto segue: “Marocco ha quattordici anni e vive con il padre a Soccavo, un quartiere di Napoli. La madre li ha abbandonati qualche anno prima, senza dare più notizie di sé, e lui vive quell’assenza come una ferita aperta, un dolore sordo che non dà pace. Frequenta il liceo con pessimi risultati e le sue giornate ruotano attorno agli allenamenti e alle trasferte: insieme a Gioiello, Fusco e Petrone è infatti una giovane promessa del calcio, ma nemmeno le vittorie sul campo riescono a placare la rabbia e il senso di vuoto che prova dentro. Finché non accadono due cose: l’arrivo di Serena, che gli porta un amore acerbo e magnifico, e la proposta di Lunno, il suo amico più caro, che mette in discussione tutte le sue certezze”.
E ancora sulla quarta di copertina c’è scritto quanto segue : Questo libro è per il primo uomo che è stato davvero sulla Luna, per chi sogna un’estate su una spiaggia solitaria, per chi infilava Dylan Dog nei libri di scuola fingendo di studiare, e per chi ha capito che l’amore, quando si presenta, rischia di trasformarci in nuvole: piccole forme delicate, semplici da distruggere.”
In effetti la storia del quindicenne Marocco che vive tra Soccavo e Rione Traiano, tra amicizie leali e non, aspirazioni e delusioni, emozioni del primo amore, ci descrive ancora una volta i quartieri periferici di Napoli dove gli adolescenti sognano di diventare calciatori famosi per avere una vita diversa e aiutare anche le famiglie. Abbandonato dalla madre, anche Marocco vuol diventare un calciatore, poiché come egli stesso spiega:- “Se lo fossi diventato, mia madre mia madre avrebbe potuto ricevere mie notizie, guardarmi e magari nel vedermi, nel pensarmi, le sarebbe tornata la voglia di stare con me”.
Un ritratto toccante, malinconico e intenso di giovanissimi costretti ad interagire con una realtà sociale in cui mancano vera istruzione, formazione e lavoro, mentre predominano delinquenza e arte di arrangiarsi, una realtà che purtroppo oggi, più che mai, accomuna tutte le periferie degradate del mondo, non solo quelle napoletane.
Lo stesso autore introduce il suo libro con una significativa citazione. “Pinocchio sebbene fosse un ragazzo allegrissimo, si fece triste anche lui: perché la miseria, quando è miseria davvero, la intendono tutti: anche i ragazzi” (Collodi).
- Alessio Forgione
Proposto per il Premio Strega 2020 da Lisa Ginzburg, sorprende lo stile maturo e coinvolgente acquisito così in fretta da un giovane scrittore i cui libri ora sono tradotti anche all’estero. Alessio Forgione, nato a Napoli nel 1986, scrive perché ama leggere e ama leggere perché crede che una sola vita non sia abbastanza. Il suo romanzo d’esordio, Napoli mon amour, (NN Editore). Ha vinto il Premio Berto 2019 e il Premio Intersezioni Italia-Russia; in corso di traduzione in Francia e Russia, verrà portato in scena al Teatro Mercadante di Napoli con la regia di Rosario Sparno.
Ecco un’interessante intervista all’autore: https://www.youtube.com/watch?v=Mb3...
Giovanna D’Arbitrio