a cura di
Silvana Carletti (Dir.Resp.)
Carlo Vallauri Giovanna D'Arbitrio
Odino Grubessi
Luciano De Vita (Editore)
On line copyright
2005-2018 by
LDVRoma
Presentato in anteprima alla Quinzaine des Cinéastes del 76º Festival di Cannes, Il caso Goldman (Le Procès Goldman), di Cédric Kahn, ha ottenuto 8 candidature e vinto un premio ai Cesar, 5 candidature e vinto un premio ai Lumiere Awards.
II film racconta la storia del secondo processo contro Pierre Goldman (Arieh Worthalter), estremista di sinistra francese negli anni ‘70. Accusato di molti reati, Goldman accetta tutti i capi d’accusa, ma rifiuta quello di omicidio di due farmaciste, proclamandosi non solo innocente, ma scagliandosi anche con veemenza contro tutti nell’aula di tribunale.
Lo difende l’avvocato Kiejman (Arthur Harari), anche lui di origini ebraiche, malgrado li divida un irrisolto rapporto conflittuale. Molte le testimonianze di vari personaggi, in un clima teso tra fazioni opposte. Presenti personaggi famosi, come Jean-Paul Sartre, Simone Signoret, Françoise Sagan ed altri. Ricordiamo che Goldman scrisse anche su consiglio di Jean Genet un libro autobiografico “Memorie oscure di un ebreo polacco nato in Francia” (ed. Bompiani). Ecco come il libro viene descritto: “Il libro mette in discussione tutto l’intero apparato giudiziario. Un libro scritto dal fratello di un noto cantautore francese, condannato all’ergastolo perché giudicato colpevole del duplice omicidio a scopo di rapina avvenuto a Parigi nel 1969 in Boulevard Richard-Lenoir. Fu messo in libertà dopo aver scontato sei anni e mezzo di prigione “
Senz’altro un thriller giudiziario che, avvalendosi di uno stile asciutto ed essenziale, cerca di ricostruire una possibile verità su un caso giudiziario sul quale nel film aleggiano antisemitismo e pregiudizi verso l’estrema sinistra, un processo che destò all’epoca molte polemiche e pareri contrastanti.
Il cast include Arieh Worthalter, Arthur Harari,Stéphan Guérin-Tillié, Nicolas Briançon, Aurélien Chaussade, Christian Mazucchini, Jeremy Lewin, Jerzy Radziwiłowicz, Laetitia Masson
La sceneggiatura è di Cédric Kahn, Nathalie Hertzberg, la fotografia di Patrick Ghiringhelli, il montaggio Yann Dedet, la scenografia di Guillaume Deviercy
Tra i film del regista ricordiamo I bar dei binari (Bar des rails) (1991), Trop de bonheur (1994), La noia (L’Ennui) (1998), Roberto Succo (2000), Luci nella notte (Feux rouges) (2004), L’Avion (2005), Les Regrets (2009), Une vie meilleure (2011), Vie sauvage (2014), La Prière (2016), Fête de famille (2019)