L’autore come sempre è in grado di appassionare il lettore, alternando uno stile scorrevole a citazioni colte, che spaziano dalla pittura alla scultura, dalla prosa alla poesia, sino a giungere alla fotografia ed al cinema.
La copertina mette in mostra un vezzo autobiografico, infatti il volume raffigura l’autore che si bacia teneramente con la moglie Elvira nella piscina della loro villa d’Ischia.
Il bacio è una manifestazione di affetto che non ha età, dal neonato che poppando bacia teneramente il seno della mamma, all’anziano che bacia affettuoso i suoi nipotini ed è comune anche in molti animali, come ad esempio nei cani della prateria.
L’autore tratta dei vari tipi di baci tra mafiosi e tra esponenti politici, dal baciamano al bacio dei piedi dei potenti, ma la sua attenzione è attirata dal bacio alla francese, lingua contro lingua, in cui si dilunga in un’appassionata descrizione.
I baci più antichi, di cui ci hanno lasciato traccia le arti figurative sono quelli conservati a Pompei, mentre quello più celebre è senza dubbio quello di Giuda, raffigurato da giganti della pittura da Giotto a Caravaggio.
In campo letterario i poeti di corte fanno del bacio il fulcro dei loro racconti: furtivo, galante, appassionato, fino a Dante che in un solo verso: “La bocca mi bacio’ tutto tremante” fissa per l’eternità l’ansia di due labbra che si cercano.
Anche Shakespeare ci ha descritto baci indimenticabili: tra Giulietta e Romeo e tra Otello e Desdemona. Nel campo della lirica come non ricordare quello tragico di Tosca.
Per raggiungere il colmo della lussuria dobbiamo arrivare a D’Annunzio, nelle cui innumerevoli imprese erotiche il bacio ne rappresenta una gloriosa bandiera.
Ritornando alle arti figurative, a partire dal Cinquecento il bacio a volte ha uno sfondo moraleggiante, mentre nel Seicento l’espressione diventa più libera: i baci diventano sonori e scoccanti, ma sarà il Settecento il vero trionfo del bacio, in un elegante susseguirsi di corteggiamenti galanti e di tenerezze amorose, nell’intimità di segreti boudoirs.
I pittori più impegnati nel ritrarre queste intimità buccali seguite da incontri ravvicinati … sono Boucher e Fragonard.
L’Ottocento ha la palma dello straordinario bacio d’addio di Hayez, mentre Canova dimostrerà nel marmo, in Amore e Psiche, come dal freddo della materia possa sprigionare il vento delle passioni ed il fremito dei corpi.
Nel Novecento Klimt ci raffigura i due amanti in un anelito di sensualità mistica, mentre Picasso tornerà più volte sul tema, scomponendo a piacimento linee e figure.
Negli ultimi decenni saranno cinema e fotografia ad illustrare la magia del bacio, con esempi immortali destinati a rimanere nell’immaginario collettivo, come quello tra Clark Gable e Vivien Leigh in “Via col vento”, tra Humphrey Bogart ed Ingrid Bergman in “Casablanca” a parte quelli irresistibili di Rodolfo Valentino.
Un libro che si legge tutto di un fiato, mentre si ammirano le oltre cento foto tutte a colori.