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Le Domus Romane di PALAZZO VALENTINI a ROMA

Una esperienza veramente interessante, che da prestigio alla nostra città
lunedì 18 ottobre 2010 di Luciano De Vita

Argomenti: Mostre, musei, arch.


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Un titoletto sul giornale “da oggi 16 ottobre 2010 gli scavi archeologici sotto il palazzo della Provincia di Roma diventano una esposizione permanente aperta al pubblico”.

Vivendo a Roma ognuno di noi ha una certa saturazione di ruderi romani. Ma la giornata è uggiosa, una ottima occasione per una passeggiata in centro.

Palazzo Valentini è stato recentemente sistemato ed ha ora una nuova veste linda e raffinata. Al cancello di questo “palazzo del potere” (sede della provincia e della prefettura) ci accoglie una “hostess” che molto cortesemente ci accompagna all’ingresso del museo. L’atmosfera è tale che ci domandiamo se siamo ancora a Roma. Il biglietto ha un prezzo ragionevole € 6 intero e € 4 ridotto, visite accompagnate ogni mezza ora dalle 9.30 alle 17.

Una cortese guida si presenta al piccolo gruppo di visitatori esortandoci a controllare dove mettiamo i piedi! Infatti si passa sopra praticamente tutti gli scavi archeologici camminando su un pavimento di vetro. All’inizio dà veramente una strana sensazione e ci si muove con estrema cautela anche per il sistema di illuminazione che illumina solo gli scavi.

Non siamo in un museo tradizionale. Siamo “sospesi” all’interno di una lussuosa casa romana dotata tra l’altro di fastose terme private che la voce, il suono e le luci disegnano ed evidenziano sia da un punto di vista archeologico mostrando gli scavi, che facendoceli rivivere attraverso ricostruzioni virtuali.
In altre parole, in una sorta di intelligente lezione multimediale, si segue sul luogo quanto è stato ritrovato dagli archeologi e in quali condizioni di lavoro, come è stato interpretato e come presumibilmente doveva apparire.

Il Palazzo Valentini si trova a pochi passi dalla colonna traiana, quindi le sottostanti case romane, che sono datate dal II sec. al IV sec dell’era volgare, erano sicuramente appartenute a persone di alto rango e influenti che risiedevano vicino al potere. La profusione di lusso si può vedere dalla ricchezza dei rivestimenti marmorei di pareti e pavimenti nonché dalla raffinatezza dei mosaici nel susseguirsi degli ambienti termali con le loro tante vasche tepidarium, caledarium, frigidarium e i grandiosi saloni di rappresentanza.

Nel corso di quasi due millenni numerosi strati hanno seppellito tutto, non solo le ville patrizie erano state costruite già sopra livelli precedenti (si può vedere una strada romana, costruita con fondamenta di tutto rispetto, su un livello più antico), poi infine l’attuale palazzo che ha oltre cinque secoli di storia di rifacimenti e allargamenti dovuti ai vari proprietari, il penultimo dei quali è stato il banchiere Vincenzo Valentini dal 1827 (da cui il nome del palazzo) fino alla conquista di Roma, quando nel 1873 è passato alla Deputazione Provinciale di Roma.

Le modalità di rilevamento della stratigrafia scientifica, che ha permesso agli archeologi molte scoperte, è stata resa visibile in alcune parti per fare capire la difficoltà del procedere degli scavi e per mostrare la metodologia. Tra le altre cose sono visibili alcuni bei piatti cinquecenteschi nel luogo dei ritrovamenti in copia, mentre gli originali sono esposti in alcune sale museali tradizionali che si attraversano lungo il percorso.

Anche le strutture architettoniche che rendono possibile questa visita, forse meglio definirla “esperienza”, sono veramente interessanti e “funzionalmente belle”.
Altrettanto curata è la valorizzazione multimediale del sito che è stata commissionata e realizzata da Piero Angela e la sua equipe.

La realizzazione di questa opera di riqualificazione, ricerca e musealizzazione è stata certamente un grosso impegno lungo svariati anni da parte della Amministrazione Provinciale con i suoi storici dell’arte, archeologi e architetti che hanno dato a Roma una nuova area archeologica di rilevante importanza; il risultato a mio avviso è eccezionale.

Abbiamo trascorso circa un’ora in questo percorso suggestivo nei secoli, immersi nei sotterranei di questo palazzo, non più nascosti e bui. Abbiamo imparato e ricordato tante cose della grandezza di Roma, il tempo è volato e siamo usciti più ricchi.
Soprattutto soddisfatti che anche da noi si sia realizzata una siffata opera da additare orgogliosi ai nostri amici stranieri e connazionali per una visita “esperienza” veramente eccezionale.

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Pavimento particolare

P.S.

Per prenotazione e informazioni tel. +39 06-32810


 

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