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Rom, un popolo. Diritto a esistere e derive securitarie (edizioni Punto Rosso, Milano)

I ROM COME SONO E COME VENGONO (MAL)VISTI


mercoledì 13 maggio 2009 di Carlo Vallauri

Argomenti: Sociologia
Argomenti: Erica Rodari


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Tra i numerosi libri pubblicati recentemente su un argomento diventato in Italia di scottante attualità è da ricordare Rom, un popolo. Diritto a esistere e derive securitarie, a cura di Erica Rodari, edizioni Punto Rosso, Milano.

Sono stati raccolti documentati saggi di diversi autori che mettono in rilievo gli aspetti molteplici riguardanti questa antica e così viva popolazione nomade. Nella prima parte, Carlo Cuomo risale ai precedenti storici mentre Laurence Jourdan si occupa delle persecuzioni subite dagli zingari in Europa tra le due guerre, non solo – viene sottolineato – in Germania, come è tristemente noto, ma anche in Svizzera, dove sono stati oggetto di una vera e propria caccia.

Nella seconda parte sono illustrati momenti e caratteri rivelatori di come la presenza dei rom è avvertita, seguita e troppo spesso ostacolata la loro esistenza. Vengono indicate alcune “operazioni” messe in atto in grandi e minori città italiane, particolarmente in Lombardia, come risulta durante molto chiare e spesso pungenti note di parlamentari come Gabriella Mascia e Vittorio Agnolotto, e di studiosi e tra questi va segnalata sia la descrizione di come la situazione sia “precipitata” (autori due componenti dell’Opera Nomadi) sia come la “paura” e l’ “emergenza” abbiano suscitato richiami di interventi diretti – si dice – a garantire la “sicurezza” naturalmente dei non nomadi, come se si trattasse solo di garantire questi ultimi.

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Festa Rom

Nella terza parte sono citate situazioni specifiche con indicazioni precise di Fabrizio Rondolino ed altri significativi richiami, in particolare del Parlamento europeo, e che segnalano inadempienze e responsabilità delle amministrazioni italiane.

La quarta parte infine si intrattiene sull’esame più ampio del problema visto nel quadro dell’Unione europea: alcune organizzazioni per i diritti umani hanno (invano) denunciato gravi restrizioni e limitazioni a danno delle circolazione e della vita quotidiana dei rom, forme di discriminazione che aggravano le condizioni di esistenza. Tra i tanti provvedimenti predisposti per favorire i rom va segnalato come il Parlamento Europeo abbia votato l’inclusione della carta dei diritti fondamentali dell’Unione nel Trattato costituzionale UE che, garantendo la libertà di circolazione e soggiorno ad ogni cittadino senza vincoli di reddito offre un punto di riferimento per la tutela di rom e sinti di ogni provenienza.

 

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