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F. A. von Hayek (Luiss University Press, Roma, 2008)

L’ELOGIO DEL MERCATO IN HAYEK, VISTO DA DARIO ANTISERI

Il funzionamento del mercato come un meccanismo prodigioso
lunedì 1 settembre 2008 di Carlo Vallauri

Argomenti: Economia e Finanza
Argomenti: Letteratura e filosofia
Argomenti: Recensioni Libri
Argomenti: Dario Antiseri


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Dario Antiseri in F. A. von Hayek (Luiss University Press, Roma, 2008) offre un limpido e chiaro affresco dell’economista austriaco, sottolineandone il percorso cognitivo nell’ambito della disputa scientifica degli anni ’30 sulla formazione dei prezzi e quindi il determinante contributo arrecato alla demistificazione dei miraggi del collettivismo.

Sotto il primo aspetto Hayek, proseguendo in una linea che aveva già trovato una precisa configurazione negli scritti di Mises, vedeva il funzionamento del mercato come un meccanismo (“prodigioso”, in una accezione apparsa eccessivamente esaltatrice in chi non riusciva a seguirne la logica razionale) capace – contrariamente alla lettura dei sostenitori dell’esistenza di una “direzione consapevole” nella vita sociale – di propagare al sistema economico gli effetti della domanda nella sua molteplicità e consentendo così l’uso delle nuove risorse, nel rapido e continuo adattamento ai cambiamenti nelle diverse circostanze di tempo e di luogo.

Questa condizione valorizza lo scambio di informazioni e – come aggiungerà in successive precisazioni a più ampia portata (1974, in occasione del conferimento del Nobel) – risponde al carattere proprio dei fenomeni complessi legati all’agire umano (e non delle scienze fisiche) nei quali hanno rilievo le azioni di molti individui e pertanto non solo quelle intenzionalmente promosse secondo un disegno definito bensì anche dipendenti da correlazioni inintenzionali. Spiegazione esemplare di semplicità descrittiva di fatti apparentemente paradossali, ma che appunto il geniale scienziato spiegava attraverso l’incrocio delle differenti concause.

Il mercato così trova il proprio fondamento in un processo di combinazioni attraverso le quali le singole capacità individuali offrono la possibilità di conseguire un certo tipo di ordine come risultato dell’azione dei singoli senza essere stato da alcuni di essi direttamente perseguito. È infatti la correlazione spontaneamente formatasi il mezzo più efficace se si vuol scoprire il modo migliore per raggiungere sperimentabili fini umani. In conclusione ai modelli organizzativi delle società pianificate – alle quali guardavano con favore comunisti e totalitaristi d’ogni denominazione – il pieno dispiegamento delle libertà economiche offre le opportunità che un sistema chiuso di monopoli invece irretisce ed impedisce.

Per Hayek le varie forme di collettivismo (da quella realizzata nella Russia sovietica a quelle nazista e fascista, entrambi, a suo avviso, di derivazione socialista) condurranno alla schiavitù, e nella seconda parte del libro vengono riportate significative pagine de La via della schiavitù (1944), documentata contestazione dei frutti nefasti dei regimi totalitari. In questo contesto riemergono allora gli studi di psicologia richiamati da Antiseri nella originaria formazione concettuale dell’economista: una denuncia che si colloca, accanto agli scritti dell’Arendt sui punti più alti della denuncia del totalitarismo ideologico e delle sue realizzazioni politiche.

Quando il potere detta le sue “verità” e coarta le menti, assicurandosene la docile volontà grazie al controllo totale dei mezzi di informazione, viene meno la libertà individuale. Esigenza primaria quindi la libera la scelta nel pensiero e nel campo delle attività economiche: il discorso di Hayek si ricompone in una coerenza profonda. Naturalmente Antiseri ne mette in luce la contrapposizione con Keynes in un dibattito che è stato un dialogo costante nel confronto non solo economico.

Una lucida esposizione che merita di essere meditata soprattutto da coloro che non condividono le idee illustrate, giacché sono utile premessa e complemento a qualsiasi opinione che si intenda esprimere al riguardo. Ecco perché consigliamo in maniera particolare la lettura di questa eccellente sintesi come necessaria fonte di riflessione: le argomentazioni illustrate costituiscono una serie di idee da approfondire, al di là delle personali convinzioni, tanto più nell’attuale fase di ritorno dell’elogio del mercato.

 

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