Il prestigioso Premio venne istituito dal Presidente della Repubblica Luigi Einaudi con lettera dell’ottobre 1948 e da allora attribuito a personalità che si sono particolarmente distinte nei diversi campi della cultura, dell’arte, della musica e delle scienze.
Accediamo all’esposizione in punta di piedi, nello splendido Palazzo Carpegna, sede dell’Accademia di San Luca, cercando di assaporare l’esperienza percettiva che la materia esposta rimanda in un senso cosmogonico. L’opera entra subito in relazione con lo sguardo, come una fusione tra materia visibile e invisibile, l’opera come intermediazione tra la vita e l’infinito.
Le sue opere ci trasmettono un’energia dirompente insita nella natura stessa della materia , che trattenuta fa percepire la forza potenziale nascosta e la possibilità che ha di trovare una forma.
I concetti di filosofia, scienza, matematica si fondono in una sintesi di conoscenza. Un simbolo di forza, che esprime l’opera.
Grande protagonista dell’Arte Povera, Anselmo alimenta il fuoco sacro dell’arte come autodidatta e procede a passi verso la sua realizzazione.
Queste opere mostrano linee di tensione, realizzate con materiali essenziali dove energia e forza di gravità si dispongono in una spazialità sospesa, con spinte opposte parte di un tutto vivente.
Un’unione non narrativa, tra finito e infinito, tra visibile e invisibile in una costante dimensione poetica dell’esperienza assolutamente non retorica e candidamente umana.
In mostra 27 opere appositamente selezionate dall’artista, tra le più significative dell’intera sua produzione. Opere per la maggior parte di grandi dimensioni, che spaziano dalla fine degli anni Sessanta ad oggi, provenienti, oltre che dalla sua collezione personale, da importanti istituzioni, gallerie e raccolte private italiane, tra cui il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, la GAM di Torino e il MART di Rovereto.
Numerosi e di varia natura i materiali utilizzati da Giovanni Anselmo per le sue opere: dal ferro e stoffa di Torsione (1968), alla spugna di mare e ferro di Respiro (1969), dalla fotografia stampata su tela di Entrare nell’opera (1971), alla pietra, cavo d’acciaio e pigmento di Verso Oltremare (1984), fino alla terra e ago magnetico di Mentre la terra si orienta (1967/2019).
Del mondo riusciamo sempre a percepire il “particolare”, tuttavia siamo parte di un tutto, siamo “particolari di un tutto”, poetici, pieni di quell’energia che ci proietta verso “un tutto particolare”.
Un messaggio così importante alle nuove generazioni di un ordine armonioso e particolare, non frammentato da valori disumani.
Accademia Nazionale di San Luca,
Palazzo Carpegna, piazza dell’Accademia di San Luca 77 – Roma
Informazioni: tel. 06 679 0324;
Orari: dal lunedì al sabato: 10.00 - 19.00 (ultimo ingresso 18.30).
Chiuso domenica e i giorni festivi. Chiusura straordinaria il 24 dicembre. Il 31 dicembre sarà osservato l’orario ridotto - Ingresso gratuito
(info: www.accademiasanluca.eu/it)