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A che cosa serve il sindacato (Mondadori, 2006)

A che cosa serve il sindacato

LETTURE SULL’ITALIA DI OGGI di Pietro Iachino
giovedì 5 ottobre 2006 di Carlo Vallauri

Argomenti: Politica
Argomenti: Recensioni Libri
Argomenti: Pietro Iachino


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Questo repertorio che un ex sindacalista, ora docente universitario esperto in problemi del lavoro, ha tratto dalla sua esperienza e dai suoi studi ha suscitato molte polemiche. Ma in effetti un titolo così insidioso non tragga in inganno. Iachino analizza come si sia evoluto il sistema delle relazioni sindacali, tenendo presente sia il quadro internazionale (dall’incontro sul “Britannia” in poi) sia soprattutto le non gradevoli vicende italiane in un settore che ha registrato faticosi negoziati, risultati insoddisfacenti ed ancora una crisi non superabile.

Ecco perché questa elaborazione critica ha un suo senso sollecitatorio nel riconsiderare errori e ritardi, non forse con quella perentorietà che l’A. dà ai suoi amari assunti bensì quale strumento da valutare da parte di chi intende dare una mano a stabilire rapporti meno generici sulla contrattazione collettiva come nella desiderabile nuova disciplina in materia di scioperi (numerosi campioni della nostra Costituzione si dimenticano sempre l’articolo della Carta del ’48 concernente proprio l’organizzazione sindacale). I casi citati da Iachino fotografano una realtà dalla quale in un modo o nell’altro appare utile ed urgente uscire. Ed allora: non critichiamo i contenuti di questo libro ma prendiamoli come base per quel rinnovamento che il mondo sindacale stesso vorrebbe intraprendere, ma che l’iniziativa nell’economia reale ad opera dell’altra parte conflittuale continuamente anticipa, scoprendo i ritardi delle organizzazioni del lavoro provocati in Italia dall’eccessiva presenza nel campo politico. La diminuita confluenza dei giovani ne è una comprova.

 

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