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I lunghi anni Sessanta (Feltrinelli editore)

GLI STATI UNITI dopo gli anni sessanta

Mutamenti sociali
venerdì 1 novembre 2013 di Carlo Vallauri

Argomenti: Sociologia
Argomenti: Storia
Argomenti: Recensioni Libri
Argomenti: Bruno Cartosio


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Se volete approfondire le cause che hanno determinato i grandi spostamenti politici e sociali negli Stati Uniti dagli anni Sessanta in poi è molto utile la lettura del libro del nostro valente studioso di quella società, Bruno Cartosio. Nel suo testo I lunghi anni Sessanta (Feltrinelli editore), pubblicato lo scorso anno, ormai in piena crisi semi universale, si ripercorrono i maggiori fattori che hanno influito proprio sul corso dei “movimenti” concreti che da allora sono entrati in circolazione, con le varie componenti politiche e culturali del tempo dal dramma del Vietnam alla affermazione dei gruppi che si sono battuti per la fine della segregazioni razziali e per la “liberazione” della condizione femminile come dei “gay”.

Se Woodstock fu un evidente segnale di un rivolgimento di fondo, addirittura di carattere antropologico, con l’arrivo della “contro-cultura” le manifestazioni contro le guerre svoltesi con largo consenso popolare in nome di una effettiva democrazia internazionale, s’intensificarono, come poterono constatare tanti europei che si erano spinti oltre Oceano per motivi di studio o lavoro, mentre la rimessa in discussione di certi luoghi comuni rappresentò un dato di fatto reale, in grado di coinvolgere settori fondamentali della società umana, anche se ancora pesavano le presenze di ciechi sostenitori di forme di repressione.

Merito di Cartosio è aver spiegato con molte precisione documentaria gli alti e bassi dei decenni che hanno registrato nuove attestazioni di cambiamento e di partecipazione critica alla vita sociale.

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Bruno Cartosio

Dagli afro-americani al sesso femminile grandi sconvolgimenti psicologici hanno caratterizzato quelle generazioni di fautori della contestazione alle pratiche antidemocratiche proprio nel paese che pure teneva a simboleggiare il mondo della libertà. Allora c’era il confronto con il grande competitore russo-cinese, nonché con le ritornanti forzature finanziarie così gravose per il destino dell’America più moderna. Contro le discriminazioni non si combatteva una battaglia di minoranze ma una campagna largamente avvertita in tutti gli strati della società, che ne sono stati scossi in forme determinanti.

Vengono rievocati gli scrittori ancor prima dei politici in uno scandaglio che attraverso i mutamenti generazionali rivelavano spinte intellettuali preannuncianti l’uscita dalla “penombra” per aprirsi a nuove forme di messa in pratica di quelle grandi speranze epocali che pure sembravano di gruppi conservatori, come spie pericolose d’un avvenire tutt’altro che rassicurante.

Dall’esperienza di soluzioni pratiche alle rivoluzioni di King è prevalsa la percezione che i fenomeni più vistosi della rivolta studentesca anticiparono non solo sentimenti di eguaglianza ma anche profondi mutamenti delle strutture sociali come si constaterà meglio negli anni settanta, quando il passaggio dalle proteste alla istituzionalizzazione dei mutamenti ha consentito agli americani di fare “i conti” con la storia, segnandone i punti in attivo.

Cartosio riesce, di capitolo in capitolo, a centrare i problemi chiari che condussero alla ricomposizione degli stessi strati sociali, ben oltre le posizioni sociologiche. Ecco allora presentarsi di fronte al lettore lo sviluppo di una molteplicità di esperienze. La crisi di crescita si è risolta in una capacità di reggere ai rischi delle complicazioni sociali mentre le innovazioni sociologiche e umorali erano destinate a presentare la riproposizione di storici momenti della vitalità americana, capace di combattività innovativa.

In questo intreccio storico s’inserisce poi certamente la serie di scelte alla presidenza degli Stati Uniti, tutti elementi attentamente studiati in questo libro che aiuta a comprendere meglio delle categorie ideologiche la polarizzazione dei reali interessi in gioco. Indagine approfondita, ricchissima di citazioni, chiarimenti su grandi personalità di cui si parla spesso senza precise informazioni. L’età di radicali spostamenti di massa, di costumi, di vecchie “verità” abbandonate: una società in movimento generale: dietro gli sforzi emergono certamente le spunte, le novità della tecnologia. Così gli USA hanno superato una complessa transitorietà, che l’autore del libro rievoca con grande precisione e senso critico.

 

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