Un testo come Filosofia contemporanea, a cura di Tiziana Andina (Carocci editore), offre la possibilità al lettore anche non strettamente impegnato nel settore specifico. dedicato alla conoscenza del pensiero filosofico, di spaziare nel vasto mondo di una cultura perennemente alla ricerca dei punti vitali per la riflessione. Contiene infatti, sin dalla penetrante prefazione di Maurizio Ferrara dedicata al tema “dal postmoderno al realismo”, di cogliere le voci determinanti nella formazione della società contemporanea nei suoi molteplici aspetti.
Così, muovendo dal relativismo nel processo di “trasformazione” della filosofia alla più recente espressione “analitica”, si possono cogliere le ragioni che spiegano la ricerca di una nuova sintesi, almeno come si è manifestato nel realismo attraverso il richiamo a Eco e ad Habermas.
L’attento studio approfondisce le identità dei principi che si muovono tra scienza, metafisica e senso comune, sottolineando i fondamenti delle azioni sociali nelle molteplici manifestazioni dei soggetti plurali. Le “regole” del mondo sociologico aprono il discorso metodologico sino alle precisazioni dei più recenti fenomeni di costruzione della realtà sociale (Searle), a cominciare dalla irriducibilità delle individualità singolari, ricorrendo all’analisi delle basi biologiche.
L’epistomologia della conoscenza richiama alla varietà dei linguaggi, spiegando le teorie classiche della giustificazione (Descartes, Russel, sino a Feldman 2001). Ed il relativismo riconduce all’osservazione di più vasti fenomeni, così come sono stati osservati da MacFarlaine a Boghossian (2006).
Sul tema del “linguaggio”, o meglio dell’ “importanza del comunicare”, intervengono studiosi come Carola Barbero e Stefano Caputo. Sui “mondi possibili” entra in gara una logica che sottolinea i concetti di accessibilità e di “alternatività”, con una serie di citazioni particolarmente attente alla “costituzionalità “ delle forme, con pagine di alto valore introspettivo nella stessa coscienza di coloro che producono o coltivano intenzioni più alte. Sui rapporti tra logica e matematica illuminanti le pagine di Francesco Berto e Andrea Pederferri.
Altrettanto valide le altre parti del libro con specifiche sottolineature sulla scienza intesa quale attività umana e storica. La molteplicità dei contributi (dispiace non poterli citare tutti) arricchisce l’insieme degli argomenti chiamati in causa, e specie sull’etica, considerata nel suo momento fondativo e nella sua esplicazione rivolta soprattutto al mondo sociale. Queste parti sono di grande rilievo scientifico e aprono all’esemplificazione sul terreno della politica. Qui gli autori (Valeria Ottanta e Italo Testa) entrano nel vivo della effettività e contemporaneità dei consensi e dissensi nella sfera pubblica, così che il lettore possa meglio comprendere lotte, conflitti, esperienze del potere contemporaneo, anche se questi nostri rapidi accenni a tanti diversi aspetti della realtà contemporanea non riescono a cogliere pienamente la ricchezza delle immagini e delle connessioni chiaramente intersecantesi. Opera quindi di alto significato non solo valida per comprendere la realtà del singolo nella molteplicità delle interessanti figurazioni espresse per estremo rigore scientifico e ricchezza di citazioni che, anziché disperdere dal centro delle motivazioni, supportano le posizioni dei diversi soggetti nell’analisi filosofica.
Le nostre modeste osservazioni certo non riescono a rendere pienamente la complessità degli sguardi penetranti rivolti alla fenomenologia della società di massa. Ai fini pratici il libro ci sembra offrire agli studenti certo una possibilità estremamente valida, concreta, di guardare con lineare coerenza alla problematicità dei temi, al limite della conoscenza della fenomenologia implicita nella pienezza dei temi affrontati.
Un manuale di preciso ed alto valore scientifico e ricco nell’indicare gli strumenti per meglio individuarne i molteplici aspetti nella formazione delle conoscenze filosofiche, sino alle più attuali configurazioni critiche.