Sergio Paronetto e il formarsi della costituzione economica italiana, a cura di Stefano Bietti e Giovanni Farese (Rubbettino editore) è uno dei più significativi excursus compiuti di recente da economisti e altri studiosi sulla storia dell’economia italiana nel lungo e aggrovigliato percorso dagli anni Trenta alla ripresa post-bellica.
Il volume costituisce l’insieme delle ricerche presentate in un Congresso Luiss nel 2011 sul ruolo che in quelle complesse vicende ha avuto Sergio Paronetto. Su questo nome forse non è molto noto ai nostri giorni invece ha rappresentato un tramite fondamentale per comprendere il passaggio dall’impostazione economica e industriale dello Stato fascista alle successive avventure che hanno caratterizzato la nascita della Repubblica e il successivo assetto delle relazioni economiche.
Gli interventi al convegno sono di grande rilievo e, in questa sede, ci limitiamo a riferirne semplicemente su alcuni punti nodali, i curatori, Stefano Baietti e Giovanni Farese, hanno steso un profilo biografico di Paronetto. Viene in evidenza la sua formazione e altresì il ruolo esercitato nell’ambiente cattolico, tanto da diventare uno dei più importanti punti di riferimento per le trasformazioni in corso nella vita del paese, con specifica accentuazione della chiara posizione quale esponente della cultura “cattolica” e così in grado di chiarire il rapporto tra economia capitalistica e possibilità di collegarne aspetti tecnici a problemi di più ampia impostazione critica sul piano morale e politico. Si spiega pertanto l’apporto che il giovane studioso seppe dare al ripensamento dei cattolici in quelle aspre annate di cambiamenti politici, in particolare con la partecipazione al famoso incontro di Camaldoli proprio nella terribile estate del 1943. Si trattava allora di dare una chiara lettura degli eventi che si vivevano: tra i protagonisti di quella esperienza ebbe una posizione di rilievo lo stesso monsignor Montini, futuro papa Paolo VI.
- Sergio-Paronetto
I nomi di Saraceno, Vanoni ed altri personaggi che poi saranno i protagonisti politici della economia post-bellica italiana sono i punti di passaggio verso nuove propugnabili scelte per uscire dal marasma. Non possiamo qui intrattenerci su tutte le relazioni tenute nel convegno e riportate nel libro, senz’altro di grande impatto rispetto alle difficoltà culturali e politiche che quegli economisti di trovavano ad affrontare, cercando di individuare strumenti ed elementi innovativi, confacenti alla realtà in fieri.
Tra le tante indicazioni e relazioni citate vanno sottolineati i saggi di Piero Barucci e Sabino Cassese sulle condizioni in cui si presentava allora lo Stato italiano mentre Francesco Forte illumina il contributo etico e scientifico dato personalmente dallo stesso Paronetto ai fini della fondazione dell’ “economia sociale di mercato”, come si evince proprio dai dibattiti di Camaldoli. E così vediamo, di passo in passo, il susseguirsi di eventi, dalla scuola di Friburgo al piano Beveridge (relatore Flavio Felice), alla posizione di De Gasperi ed ai suoi rapporti con Paronetto (Maurizio Serio) mentre i rapporti tra Montini e Paronetto sono esposti da Vincenzo Cappelletti, che fu egli stesso tra i partecipi di quella fase di mutamento nel campo del cattolicesimo. I problemi IRI sono affrontati da Felice Santonastaso mentre Vincenzo Scotti e Adriano Ossicini forniscono ulteriori precisazioni circa idee, atteggiamenti, discorsi allora altamente espressivi della crisi in corso da un lato e della forte spinta alla evoluzione dall’altro. E proprio su questo specifico spunto esemplari sono le pagine scritte da Maria Luisa Valier Paronetto, consorte dell’economista, in un legame di pensiero e di affetto che possiamo rilevare quale esempio eccezionale di stretta connessione morale ed ideale. E non a caso con l’espressione “una vita per gli altri” la compagna dello studioso ha voluto ricordarlo parchè effettivamente si trattò di una dedizione particolare nell’affrontare alcuni temi di convivenza sociale unitamente alla comprensione degli alti motivi ed ideali che lo sospingevano allo studio, alla ricerca, allo scambio di idee.
E quando sarà chiamata a importanti incarichi in sede dell’Unesco M. L. Valier Paronetto confermerà la qualità della sua preparazione e nel contempo la sua capacità di impegnarsi per il rispetto dei diritti umani, in nome di quella concezione cristiana che è alla base di tutta l’esperienza di quella generazione, con le sue specificità e soprattutto la comprensione di quella realtà umana e sociale in mutamento. Ecco perché suggeriamo la lettura di questo volume a quanti intendono approfondire proprio lo studio di quella fase decisiva per l’orientamento dell’Italia tutta sul piano economico verso riflessioni e scelte che si dimostreranno decisive non solo per il gruppo allora in formazione ma l’intera società italiana, rivolta alla speranza di una rigenerazione basata sull’utilizzazione degli strumenti economici (a cominciare dall’IRI e dagli effettivi risultati conseguiti) quale base per l’auspicato miglioramento delle condizioni del paese.