Soverchiata dalla capitale, le altre province laziali faticano spesso a farsi strada nel riconoscimento delle loro specifiche attività, come anche nella valorizzazione del loro patrimonio naturale, artistico e storico. Proprio per ovviare a questo inconveniente abbiamo promosso negli anni ’70 una apposita “Rivista Storica del Lazio”, che, dopo un primo periodo di continuità, ha stentato a ritrovare la sua marcia, a causa di problemi interni all’istituzione regionale. Ben venga allora la pubblicazione di un denso volume "Partiti e società nel Lazio meridionale" è più esattamente: "Democrazia e politica nella provincia di Frosinone (1964-1994)"di Ermisio Mazzocchi (Carocci editore).
Lo studio fa seguito ad un precedente lavoro dello stesso autore, dedicato alle lotte politiche e sociali nel Lazio meridionale, imperniato sulla Federazione comunista di Frosinone. Ermisio Mazzocchi, pur mantenendo l’attenzione su quell’area territoriale, estende la ricerca muovendo dall’evoluzione economica dell’intera regione, sottolineando le conseguenze dell’abbandono dell’agricoltura. Sul piano politico, lo spostamento verso il centrosinistra negli anni ’60 è al centro di questa ricostruzione molto dettagliata, sulla base delle attentissime ricognizioni non solo nell’Archivio di Stato di Frosinone, ma in diversi istituti, specie presso i sindacati.
Nella prefazione Silvana Casmirri sottolinea il significato dell’insediamento dello stabilimento Fiat negli anni ’70 e mette a rilievo l’analisi dell’autore in rapporto alla situazione locale ed ai relativi cambiamenti via via intervenuti. L’economia di quella zona avverte i progressi realizzati nel dopoguerra, e in particolare negli anni ’60 e ’70. Particolare influenza avrà in loco la composizione dell’elettorato nonché l’azione svolta dai partiti. Gli eventi sono seguiti, passo passo, nel variare delle condizioni ed in rapporto alla politica generale a livello nazionale. La vita delle sezioni rivela una intensità di partecipazione con l’attenzione rivolta a quel che avveniva nell’interno della DC (siamo nell’epoca che condurrà alla morte di Moro): è il periodo nel quale emerge tra gli altri il giovane Angelo Picano, portatore della posizione della corrente di Base.
- Ermisio Mazzocchi
Seguendo, pagina per pagina, l’andamento della lotta politica , arricchito da note e documentazione precisa e circostanziata, il libro acquista un particolare interesse nel registrare, man mano, i cambiamenti intervenuti nei partiti, come nella società, con una serie di innovazioni sociali ed economiche e produttive, di grande risalto umano, proprio per effetto della cennata presenza della fabbrica Fiat. Il rapporto costante con la situazione nazionale consente di inquadrare le notevoli variazioni via via intervenute nell’assetto demografico ed elettorale del Frusinate, nella visione più ampia di un’Italia – allora – in costante ripresa, con un grande impegno da parte di tutti i gruppi politici, sociali e sindacali. Da segnare l’iniziativa della federazione provinciale del PCI per formare convergenze programmatiche di tutti i partiti del centro-sinistra. Così sino a tutti gli anni ’80, il lettore è immerso nel vivo di una azione politica chiaramente definita con osservazioni attente e precise. Il rallentamento dei processi di sviluppo industriale incrinerà il consenso a favore della DC mentre lo sforzo del Partito socialista nel periodo craxiano verrà vanificato da contrasti interni.
La conoscenza di questo approfondito studio consente di avere un quadro completo di una complessa fase di lavoro politico, di mutamenti sociali, con una evidente volontà di dare speranze migliori alle popolazioni, grazie ai tentativi riusciti di rinnovamento ai diversi livelli, sino alla fase successiva di decadimento e di trasformazione delle azioni. Quindi uno spaccato dell’Italia meritevole di essere studiato in quest’opera di Mazzocchi, ricca di motivi ed esperienze in una fase di progresso economico e democratico.