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HELMUT NEWTON. LEGACY

AL MUSEO DELL’ARA PACIS
giovedì 19 ottobre 2023 di Patrizia Cantatore

Argomenti: Mostre, musei, arch.


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Dal 18 ottobre 2023 al 10 marzo 2024, il Museo dell’Ara Pacis di Roma ospita una retrospettiva su uno dei fotografi più amati di tutti i tempi, oltre 200 scatti di cui 80 esposti per la prima volta.

Un viaggio nella vita avventurosa del fotografo berlinese (Berlino, 1920 – Los Angeles, 2004) dallo sguardo elegante, provocatorio, rivoluzionario, a cento anni dalla sua nascita. La rassegna che ha girato già in diversi paesi: Belgio, Austria, Milano, era prevista prima della pandemia e ha il pregio di portare nella versione romana una dozzina di opere che sono in mostra per la prima volta per raccontare lo sguardo unico e lo stile di questo protagonista della fotografia del Novecento che amava descriversi con queste parole: «Il mio lavoro come fotografo ritrattista è quello di sedurre, divertire e intrattenere».

Curata da Matthias Harder, direttore della Helmut Newton Foundation, e da Denis Curti, direttore artistico de Le Stanze della Fotografia di Venezia, la mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Marsilio Arte, organizzata da Zètema Progetto Cultura e Marsilio Arte, in collaborazione con la Helmut Newton Foundation di Berlino. Con il sostegno di Rinascente. Fashion Partner: Vogue. Travel Partner: Ferrovie dello Stato Italiane. Media Partner: La Repubblica, Rai Cultura, Rai Pubblica Utilità. Radio ufficiale: Radio Monte Carlo. Il catalogo è pubblicato da Taschen.

Il fotografo, all’anagrafe Helmut Neustädter (in tedesco significa nuovo cittadino), cognome che trasformerà nella forma anglicizzata in Newton, nasce a Berlino nel 1920 da una benestante famiglia ebrea e già a 12 anni dimostra familiarità con la macchina fotografica tanto che a 16 lavora come apprendista dalla famosa fotografa di moda Yva, sperimentando i suoi primi autoritratti, inscenati con grande sicurezza. Nel 1938 è costretto a lasciare la Germania a causa delle persecuzioni antisemite e, dopo un passaggio a Trieste, s’imbarca verso l’Australia dove apre un piccolo studio di fotografia che segnerà l’inizio della sua carriera.

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Moda 1960

L’esposizione ripercorre la vita, umana e professionale di questo straordinario protagonista che ha segnato la storia della fotografia, i suoi scatti sono stati pubblicati sulle copertine dei più importanti fashion magazine e la rassegna ne propone circa 80 scatti inediti, svelando aspetti meno noti della sua opera che va dagli esordi negli anni Quaranta e Cinquanta in Australia fino agli ultimi anni di produzione, passando per gli anni Sessanta in Francia, gli anni Settanta negli Stati Uniti, gli Ottanta tra Monte Carlo e Los Angeles e i numerosi servizi in giro per il mondo degli anni Novanta.

L’occhio di Newton ha rivoluzionato la fotografia di moda, non si limita a ritrarre abiti indossati da mannequin in posa, costruisce la scena dello scatto inserendola in contesti sempre diversi, introduce nella fotografia di Moda lo storytelling ma solo per raccontare un abito.

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Rue Aubriot. Y.S.Laurent

Si ispira a registi come Fellini, Hitchcock, Truffaut o il surrealista Buñuel ecco quindi l’occhio, le mani ingioiellate che afferrano un pollo, la scena della donna dalla testa mozzata con ai piedi una valigia piena di banconote, crea vere e proprie storie che contengono dettagli intriganti. Cita l’arte prendendo spunto da essa, lo scatto con il coccodrillo dalla cui bocca spunta un corpo nudo ricorda il Giudizio Universale di Hieronymus Bosch, nella serie di scatti di modelle vestite e poi nude pare citare la Maya desnuda e vestita di Francisco Goya. Prende spunto dalla cronaca, vede i ritratti della Baader Meinhof in Germania e crea la serie a grandezza naturale di donne vestite e nude. Queste donne protagoniste dei suoi scatti, sono potenti, assertive, dominanti ed algide, vestite o nude che siano sono sensuali, provocanti e soprattutto sono consapevoli della loro sessualità e del loro potere. Trasferitosi a Parigi su invito di Vogue, collaborerà con Yves Saint Laurent, Karl Lagerfeld, Thierry Mugler, Chanel, perfezionando il suo stile inconfondibile con la consapevolezza che la fotografia nulla ha a che fare con la realtà, anzi la realtà che Newton mette in scena è erotizzata, mostra con provocazione i propri e altrui misteri con sguardo voyeuristico.)

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Nova Parigi 1971

Accanto alla moda l’attività ritrattistica, molti gli scatti che hanno immortalato volti celebri tra i quali: Gianni tteVersace, Andy Warhol, Charlotte Rampling, Romy Schneider, Catherine Deneuve, Mick Jagger, Nastassja Kinski, David Bowie, Elizabeth Taylor, Arthur Miller. Una sezione è riservata al suo rapporto con il nostro Paese e con l’editoria italiana per la quale ha catturato affascinanti atmosfere di località come: Montecatini, Firenze, Milano, Capri, Venezia e, naturalmente, Roma. Newton era di casa a Roma come raccontano otto scatti ambientati nella capitale tratti dalla serie nota come Paparazzi. I due curatori, Matthias Harder e Denis Curti hanno sottolineato come l’eredità di Newton, quella capacità di rileggere la fotografia di moda mettendo in mostra le contraddizioni della vita moderna, sia tuttora avanguardia e fonte di ispirazione per artisti quali Mario Testino e Juergen Teller. In continuità con le esperienze fatte in occasione delle ultime mostre e rinnovando l’impegno della Sovrintendenza Capitolina per l’accessibilità, la mostra Helmut Newton. Legacy è progettata per essere fruibile dal più ampio pubblico possibile grazie alla collaborazione con Rai Pubblica Utilità e Rai Cultura, con il Dipartimento Politiche sociali e Salute – Direzione Servizi alla Persona di Roma Capitale e Cooperativa Segni d’Integrazione – Lazio e con Radici Società Cooperativa Sociale. Audiodescrizioni, video LIS e disegni tattili, disponibili in mostra e scaricabili online, saranno gli strumenti di accompagnamento al percorso nelle sue sezioni cronologiche, con approfondimenti tematici su alcune delle fotografie più rappresentative. Per tutto il periodo di apertura dell’esposizione è inoltre previsto un servizio di visite tattili e visite con interpreti LIS gratuite.

 

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