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Ritratto di Berlusconi già perfettamente tracciato negli scritti filosofici di Marx del 1844.

Quello che Marx disse del denaro.
domenica 1 dicembre 2013 di Pietro Rasulo

Argomenti: Attualità
Argomenti: Opinioni, riflessioni
Argomenti: Politica


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Karl Marx

“Ciò che mediante il denaro è a mia disposizione, ciò che io posso pagare, ciò che il denaro può comprare, quello sono io stesso, il possessore del denaro medesimo. Quanto grande è il potere del denaro, tanto grande è il mio potere. Le caratteristiche del denaro sono le mie stesse caratteristiche e le mie forze essenziali, cioè sono le caratteristiche e le forze essenziali del suo possessore. Ciò che io sono e posso, non è quindi affatto determinato dalla mia individualità. Io sono brutto, ma posso comprarmi la più bella tra le donne. E quindi io non sono brutto, perché l’effetto della bruttezza, la sua forza repulsiva, è annullata dal denaro. Io, considerato come individuo, sono storpio, ma il denaro mi procura ventiquattro gambe; quindi non sono storpio. Io sono un uomo malvagio, disonesto, senza scrupoli: ma il denaro è onorato, e quindi anche il suo possessore. Il denaro è il bene supremo, e quindi il suo possessore è buono; il denaro inoltre mi toglie la pena di esser disonesto; e quindi si presume che io sia onesto. Io sono uno stupido, ma il denaro è la vera intelligenza di tutte le cose; e allora come potrebbe essere stupido chi lo possiede? Inoltre costui potrà sempre comperarsi le persone intelligenti, e chi ha potere sulle persone intelligenti, non è più intelligente delle persone intelligenti? Io che col denaro ho la facoltà di procurarmi tutto quello a cui il cuore umano aspira, non possiedo forse tutte le umane facoltà ? Forse che il mio denaro non trasforma tutte le mie deficienze nel loro contrario ?” (Karl Marx Manoscritti economico-filosofici 1844) .

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Presentazione di Forza italia

Vi chiederete perché ho rispolverato questo brano del 1844? Per un motivo molto semplice: perché in questi giorni rinasce, per volere del monarca assoluto, Forza Italia, un nuovo, vecchio arnese rimesso in piedi per catturare, per l’ennesima volta, i voti degli allocchi, dei disinformati e certamente quelli di mafia, ndrangeta e camorra. Ma questo non mi scandalizza più di tanto: ormai sono anni che gli Italiani, durante le elezioni, hanno un filo diretto tra cervello e portafoglio.

Quello che ancora, ahimè, mi scandalizza è l’esercito di servi che si allinea all’istante a tutto quello che il monarca assoluto dice e fa. Il perché di questo allineamento è chiaro: posti e soldi per tutti a spese degli altri Italiani.

Ma questa gente come fa a guardarsi allo specchio tutte le sere? Mi domando: ma non gli viene un conato di vomito guardando le loro facce? Capisco che loro devono essere sempre grati a Berlusconi perché, da semplici nullità, sono stati trasformati in ministri e sottosegretari; ma mi sembra che tutto questo lo paghino molto salato e che spesso sono contestati anche dalle loro famiglie. Ne vale la pena? Evidentemente si. Il denaro è il loro dio assoluto, tutto il resto non esiste.

Questo scritto di Marx descrive anche molto dettagliatamente il modello di società che si è formata adesso a causa del Berlusconismo: ai miei tempi la nostra maggiore aspirazione era trovare un lavoro possibilmente soddisfacente e che si addicesse al tipo di studi da noi effettuato. La parte economica era si importante ma non così condizionante. Ora, a parte che di lavoro non se ne trova neanche a cercarlo col lanternino, la buona parte dei giovani aspira a lavori lautamente retribuiti: calciatori, uomini di spettacolo, subrette televisive ecc. Prima di tutto vengono i soldi e poi le soddisfazioni personali.

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Karl Marx Manoscritti economico-filosofici 1844
Edizione Einaudi
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Karl Marx Manoscritti economico-filosofici 1844
Edizione Einaudi

E’ notizia di queste ore che i cosiddetti governativi o colombe che dir si voglia, capeggiati da Alfano, Angelina Jolie come lo definisce Travaglio, hanno preso il coraggio a due mani e hanno deciso di separarsi dal loro padrone. Qualcuno penserà: finalmente fra i servi di Berlusconi ci sono persone che fanno valere le loro ragioni dimostrando carattere ed autonomia di giudizio.

Io dico: aspettiamo e vedremo e comunque il sospetto di aver preso questa decisione per mantenere le loro poltrone di governo mi rimane tutto.

Ma ritornado agli scritti di Marx e al contagio che il denaro esercita sulle persone, quello che fa più male a noi, vecchi nostalgici di una sinistra “diversa” , è vedere che molti politici di sinistra attribuiscono ai soldi lo stesso valore di quelli di destra. Questo, a mio parere, è molto più grave perché contraddice enormemente quei valori che dovrebbero essere un baluardo da difendere per un politico di sinistra. L’elenco di valori molto superiori al denaro è lunghissimo, ne ricordo solo alcuni che dovrebbero essere inamovibili dalla mente di un uomo di sinistra:

  • la difesa del lavoro, ricordato anche dalla nostra costituzione, come valore fondamentale che assicura una dignità alle persone,
  • Il diritto alla salute per garantire ai cittadini una vita degna di essere vissuta,
  • Il diritto all’istruzione che, se da un lato, assicura una evoluzione importante per l’essere umano, dall’altra, attraverso la premiazione del merito, garantisce ad uno Stato “serio” un serbatoio di cervelli dove attingere per potersi sviluppare in modo efficace. Invece in Italia si assiste quotidianamente ad una fuga di massa di giovani brillanti laureati verso paesi che dedicano loro molte più attenzioni.
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    Giorgio Bocca
    IL DIO DENARO

Mi fermo qui altrimenti più analizzo la situazione italiana è più mi assale uno sconforto totale nel constatare in quale condizioni ci ha ridotto questa classe politica.

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Franco Cordero IL MORBO ITALICO
NOTE D’UN MARASMA Editori Laterza (Ottobre 2013)

A loro di colpe se ne possono attribuire tante ma, a mio parere, una è la più grave di tutte: avere recepito, a loro insaputa, un modello di società disegnato scientificamente e portato avanti da Berlusconi e dai suoi con fredda coerenza e cinismo. In questo modello il denaro è tutto.

Ribadisco quindi che la colpa decisamente più grave della sinistra è di avere contrastato il personaggio sul piano personale e di non avere mai avuto la capacità di proporre un modello economico basato su valori diversi.

Di non aver mai sottolineato che l’arricchimento e il benessere di pochi a scapito di tanti è profondamente ingiusto e può creare tensioni sociali difficilmente sanabili.

Se un politico non capisce queste cose può anche “andare a spazzare il mar delle Antille” come diceva sempre un mio vecchio professore di economia quando voleva sottolineare un comportamento veramente stupido di alcuni individui.

Da ultimo vorrei sottolineare questa “Moda” molto diffusa fra i politici di mettersi “a disposizione di personaggi ricchi”; ovviamente per poi potersi sedere con loro ai tavoli dove vengono distribuiti soldi e favori. Per fortuna ci sono le intercettazioni, che qualcuno condanna, senza di queste non avremmo mai scoperto questo disgustoso atteggiamento dei politici verso gli industriali e la finanza in generale. Vale per la Cancellieri oggi ma valeva anche per tanti altri poltici di ieri: di destra di sinistra e di centro.