a cura di
Silvana Carletti (Dir.Resp.)
Carlo Vallauri Giovanna D'Arbitrio
Odino Grubessi
Luciano De Vita (Editore)
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LDVRoma
Greta Gerwig, al suo quarto film, si cimenta con uno dei personaggi iconici della cultura pop, personaggio di un’epoca in cui milioni di bambine giocarono con la bionda bambola, magra, dai grossi seni e i piedi a punta, nonché circondata da varie versioni di Ken, quasi come accessori.
In effetti il suo film “Barbie” descrive il fantastico mondo di Barbieland, una società matriarcale, dove la Barbie Stereotipo (Margot Robbie) e tutte le altre Barbie conducono una vita piena di successi, come medici, avvocati e politici, mentre i maschi, come Ken, si dedicano alle attività ricreative.
Purtroppo un giorno, all’improvviso, la mente di Barbie viene assalita da pensieri di morte, i suoi piedini diventano piatti e la bambola perfetta viene colpita da varie imperfezioni. Decide così di rivolgersi alla saggia Weird Barbie (Kate McKinnon),emarginata dalla società per difetti fisici, che le consiglia di andare nel mondo reale per trovare la soluzione dei suoi problemi. Barbie accetta il consigli e parte, raggiunta a sorpresa da Beach Ken (Ryan Gosling) che insieme a lei affronterà varie sfide e nuove esperienze.
Colpisce una scena iniziale (ironico omaggio a 2001 Odissea nello spazio), in cui le bambine di fine anni ’50 distruggono le bambole tradizionali in favore della Barbie in costume zebrato, una sex symbol, molto lontana dal ruolo di madre
Greta Gerwig porta sul grande schermo, per la prima volta in live action, l’iconica bambola della Mattel degli anni ‘60 e afferma quanto segue:- "È stato terrificante. Ritrovarsi nella condizione in cui tutto è possibile fa sì che iniziare a scrivere provochi una sorta di vertigine. Da dove iniziare? Che storia raccontare? Ma sapevo che quella sensazione che stavo provando era un tipo di terrore interessante, perché è da sentimenti del genere che nascono le cose migliori. Alla base della storia del film c’è la volontà di trasmettere un messaggio ben preciso: la bambola viene espulsa da Barbieland perché non è abbastanza perfetta e, dunque, decide di partire all’avventura nel mondo reale”.
Greta Gerwig
Ryan Gosling, dal canto suo ha dichiarato: "Sono rimasto sorpreso di come alcune persone si siano infervorate sul mio Ken. Come se nella loro vita gli avessero mai dedicato un pensiero di un secondo prima di questo film. Nessuno di loro ha mai giocato con Ken. Nessuno ci gioca nemmeno oggi. È solamente un accessorio e nemmeno uno di quelli cool".
Barbie è la prima bambola per bambine con le fattezze di una adulta, nata nel 1959 da un’idea di Ruth Handler, moglie di Elliot Handler, cofondatore della Mattel insieme ad Harold "Matt" Matson, mentre osservava la figlia Barbara giocare con le bambole, considerandole come persone adulte. E in pochissimo tempo, Barbie diventò uno dei giocattoli più venduti nel mondo.
In verità mentre scrivo questo articolo penso più che mai che il mondo di Barbie e la sua società caratterizzata da matriarcato e successo femminile in tutti i campi, sia oggi sempre più falso ed irreale e, anche se la regista fa uso di ironia e alcune battute femministe, alla mente ci giungono le immagini di tante donne uccise ogni giorno, picchiate, stuprate, le prime ad essere licenziate in tempi di crisi, private della possibilità di farsi una famiglia e avere dei figli. Altro che Barbie!
Personalmente, inoltre, sono stata contenta di aver giocato con le bambole del tempo che fu, di essere diventata mamma ed ora anche nonna, il che non mi ha impedito di lavorare e realizzarmi pienamente. Le Barbie le ho comprate anche a mia figlia che giocava quando venivano le amiche, ma poi preferiva i giochi all’aria aperta. In effetti credo che in fondo sia importante per una donna avere la possibilità di scegliere liberamente…e non tutte purtroppo lo possono fare ancor oggi, perfino nei paesi cosiddetti civili.
Notevole il cast, includente Margot Robbie, Ryan Gosling, America Ferrera, Kate McKinnon, Michael Cera, Ariana Greenblatt, Issa Rae, Rhea Perlman, Will Ferrell, Ana Cruz Kayne, Emma Mackey, Hari Nef, Alexandra Shipp, Kingsley Ben-Adir, Simu Liu, Ncuti Gatwa, Scott Evans, Jamie Demetriou, Connor Swindells, Sharon Rooney, Nicola Coughlan, Ritu Arya, Helen Mirren, Emerald Fennell, Dua Lipa. La sceneggiatura è di Greta Gerwig, Noah Baumbach
Fotografia di Rodrigo Prieto, montaggio di Nick Houy, musiche di Mark Ronson, Andrew Wyatt