a cura di
Silvana Carletti (Dir.Resp.)
Carlo Vallauri Giovanna D'Arbitrio
Odino Grubessi
Luciano De Vita (Editore)
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LDVRoma
Dopo la proiezione speciale che si è tenuta il ad Assisi, il 7 dicembre nelle sale è arrivato Chiara, il nuovo film diretto da Susanna Nicchiarelli, presentato in concorso nel 2022 alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia
Il film è ambientato ad Assisi nel 1211, quando la diciottenne Chiara (Margherita Mazzucco) di notte scappa di casa con l’aiuto del suo caro amico Francesco (Andrea Carpenzano) per vivere in povertà, castità e preghiera, malgrado l’opposizione dei familiari. Inizia così per lei una vita al servizio degli altri presso il monastero di San Damiano: fermamente decisa a perseguire il suo obiettivo di praticare la carità cristiana, Chiara si opporrà alla clausura e perfino al Papa, lottando insieme ad altre consorelle che condividono le sue idee. E comunque tutto sarà più difficile per lei, anche rispetto alle battaglie dell’amico Francesco, perché è una donna.
Dopo aver descritto donne particolari, come la cantante Christa Päffgen nel film Nico ed Eleanor Marx, figlia di Karl, in Miss Marx, la regista si è concentra sulla figura di S. Chiara, una donna forte e determinata che fondò l’ordine delle Clarisse in cui rifiutò ogni impostazione gerarchica affermando "qui non ci sono serve" e rifiutando di definirsi badessa. Come nelle opere precedenti, in effetti, la regista ancora una volta ha focalizzato la sua attenzione sul tema di una figura femminile all’interno di una società patriarcale.
Rispetto ad altri film appare diversa anche la figura di Francesco il quale, pur condividendo gli ideali di Chiara, rinnega tuttavia il rapporto paritario con le consorelle, in quanto femmine "origine del peccato".
"La storia di Chiara e Francesco è entusiasmante- Ha affermato la regista- Riscoprire la dimensione politica, oltre che spirituale, della “radicalità” delle loro vite – la povertà; la scelta di condurre un’esistenza sempre dalla parte degli ultimi, ai margini di una società ingiusta; il sogno di una vita di comunità senza gerarchie e meccanismi di potere – significa riflettere sull’impatto che il francescanesimo ha avuto sul pensiero laico, interrogandosi con rispetto sul mistero della trascendenza. La vita di Chiara, meno conosciuta di quella di Francesco, ci restituisce l’energia del rinnovamento, l’entusiasmo contagioso della gioventù, ma anche la drammaticità che qualunque rivoluzione degna di questo nome porta con sé".
Un bel film, supportato da un valido cast includente, oltre agli interpreti già citati, anche Carlotta Natoli, Paola Tiziana Cruciani, Flaminia Mancin, Valentino Campitelli, Paolo Briguglia e Luigi Lo Cascio nei panni di Papa Gregorio IX. Notevoli sceneggiatura di Susanna Nicchiarelli e Chiara Frugoni, fotografia di Crystel Fournier, musiche di Anonima Frottolisti