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QUAYOLA RE-CODING

Percorsi immersivi e arte tecnologica
mercoledì 29 settembre 2021 di Patrizia Cantatore

Argomenti: Mostre, musei, arch.


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A partire dal 29 settembre, Palazzo Cipolla a Roma, ospita una grande prima personale di Quayola. Artista di origine romana e londinese di adozione, classe 1982 è tra i più interessanti esponenti della media-art a livello internazionale capace di inventare un proprio codice personale di espressione artistico-comunicativo, un codice che digerisce materialmente la storia dell’arte e attraverso la propria visione con l’utilizzo di tecnologie avanzate, riesce a mostrare aspetti estetici innovativi e nascosti nelle opere, riuscendo a trovare forme estetiche nuove.

L’esposizione si articola in tre aree tematiche che rappresentano i progetti di indagine di questi anni dell’artista: l’iconografia classica scomposta in dati computazionali grazie ad un macchinario robotico (di solito impiegato in ingegneria) e ad un pc in grado di elaborarli e permettere all’artista di sceglierne combinazioni digitali; le sculture realizzate in polvere di ferro o di marmo e materiale plastico utilizzando un braccio meccanico altamente controllato dall’artista e ispirate alla tecnica michelangiolesca del non -finito; le rappresentazioni della natura con tecniche digitali che mostrano la paradossale somiglianza tra il mondo naturale e quello digitale, effetti e sfumati che ricordano le pitture impressioniste en plein air, pur essendo creazioni date dalla digitalizzazione.

L’artista ha spiegato che la tecnologia non è per lui solo un mezzo da utilizzare, ma un vero e proprio generatore, collaboratore con cui generare idee ibride, visioni ibride del mondo. Un desiderio di lasciarsi andare all’utilizzo di queste tecnologie, creare una modalità di lavoro con la tecnologia ibrida in un vero e proprio rapporto simbiotico. L’artista non si limita a disegnare qualcosa che verrà poi realizzato dalla tecnologia, il robot che si vede lavorare la materia è il prolungamento del suo vero e proprio braccio, c’è un elevato controllo così come ci sarebbe se fosse il bisturi robotico di un chirurgo; dove realizza pieghe o il non-finito è il suo braccio, il suo scalpello che hanno deciso e realizzato.

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Venus and Adonis after Rubens

Le serie botaniche come i Jardin d’été, mettono in evidenza il parallelo “organico” tra la vita naturale e quella algoritmica: in entrambi si può osservare un processo generativo che segue una logica di sé, mostrandoci quanto la natura artificiale sia vicina nella sua verità a quella naturale e, di fatto, dando vita a una nuova forma di Impressionismo.

La mostra si snoda tra videoproiezioni, sculture e stampe ad altissima definizione che mostrano le possibilità infinite e le potenzialità artistiche di questi mezzi espressivi, l’artista diventa il protagonista dell’esperienza, e le sue opere sono le immagini, le suggestioni da lui richiamate alla mente una volta tornato dall’esperienza.

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Jardin d’été

Promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale presieduta dal Prof. Emmanuele F.M. Emanuele, l’esposizione è stata realizzata da Poema con il supporto organizzativo di Comidarting e Arthemisia, curata dal Jérôme Neutres e Valentino Catricalà.

Palazzo Cipolla - Via del Corso 320 da Martedì a Domenica ore 10.00 -20.00 - Intero € 6 – Ridotto € 3 https://www.ticketone.it/artist/quayola/ https://www.ticket.it/quayola

Nel logo: Copertina Lacoon

 

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