Era il 2002 e con l’amico Tonino Cirino Pomicino, fratello del ministro del bilancio Paolo, stavamo organizzando un importante convegno all’Istituto degli Studi Filosofici intitolato: Napoli capitale del Mediterraneo” (Per chi volesse assistere al convegno svoltosi il 26 ottobre 2006, consulti la teca di radio radicale).
Ci recammo presso lo studio in via Santa Lucia del compianto onorevole Geremicca, che fungeva da punto di appoggio per Napolitano, all’epoca europarlamentare, per invitarlo a partecipare come relatore. Un breve sguardo alla sua agenda e purtroppo quel giorno era impegnato in un’importante riunione a Bruxelles, ma non ci fece mancare il giorno del convegno un suo telegramma di auguri.Ma la cosa che più mi colpì fu quando, dopo aver espresso le nostre intenzioni, battendo una pacca sulla spalla dell’amico Tonino, all’epoca ultrasessantacinquenne, esclamò: “Benedetti ragazzi...siete pieni di entusiasmo, non volete convincervi che Napoli è destinata a precipitare nel baratro!”
Fugace il secondo incontro, anche se avvenuto al Quirinale, giusto per consegnare delle foto giovanili, di quando faceva parte del gruppo universitario con il padre del mio amico Carlo Castrogiovanni.
Per chi volesse leggere la sua biografia completa da me scritta quando pubblicai il primo tomo di Quei napoletani da ricordare, deve andare sul mo blog www.dellaragione.eu.
Riposi in pace Amen.
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