Tra entusiasmi e delusioni della vita quotidiana , di fronte all’ oppressività del mondo industriale, delle metropoli con folle immense e anonime s’impone il gusto estetico in un’inscindibile coppia di arte e bellezza con l’intento di penetrare nella religione dell’arte per arte. Conciliando la perfezione classica del passato e la realtà del presente grazie ad un rapporto costante con la bellezza della natura, chi produce arte comincia ad elaborare e comunicare il suo modo di recepire e creare facendo vibrare potentemente le corde dell’immaginazione senza smuovere la realtà. "é il movimento delle cose e delle persone che distrae e persino consola.... se le foglie non si agitassero come sarebbero tristi gli alberi e noi pure!..." Edgar Degas ha il suo angolo per vedere l’arte.
Supera la prospettiva tradizionale creando un punto di fuga dall’alto per catturare l’istante e il dinamismo delle persone, delle cose, del mondo e correggere il piatto realismo della fotografia. Movimenti disciplinati ed eleganti di uno stesso soggetto, ripreso in vari atteggiamenti come in una progressione cinematografica, rendono Degas un maestro per la capacità di legare l’arte figurativa al cinema. Oltre alla grande varietà di pitture ad olio e ad acquarello introduce la tecnica del pastello.
I ritratti si arricchiscono a poco a poco d’ elementi decorativi e tramite l’introduzione di "quadro nel quadro" inserisce nuovi personaggi all’ interno di uno stesso dipinto. Dopo il soggiorno a Mesnil Hubert scopre il fascino delle corse dei cavalli e delle piste da corsa.
Intorno al 1877 entra nell’universo della musica e del teatro, esamina suonatori e ballerine e unificandoli in un unico dipinto crea un contrasto di chiaro e scuro: gruppi di candide fanciulle che si muovono nella grazia della danza o sono in posa nella meditazione prima di entrare in scena.
Per creare l’impressione visiva luce-colore in un gioco di mistero , prediligerà il risultato prodotto dalle lampade artificiali e dalla luna. Degas può essere considerato uno storico e un osservatore ,in particolare nella riproduzione di scene di vita quotidiana .
Pur manipolando e correggendo le pose dei personaggi, non compirà mai esagerazioni; l’effetto viene sempre raggiunto attraverso la realtà stessa conciliando la tradizione ,il moderno e il realistico. Un uomo solitario, severo , insoddisfatto che preferisce lavorare nel suo studio invece che all’aria aperta, distruggendo le sue opere solo per il gusto di ricominciarle.
Altri quadri di Degas
" L’arte è vizio... Non la si sposa legittimamente, la si violenta..." Negli ultimi anni della sua vita, Degas, quasi cieco, distaccandosi dalla realtà e dal particolare, si perde in grandi nudi ,che lasciano intendere la sensazione d’angoscia con corpi che lottano per non soccombere all’intensità del colore. Si dedicherà soprattutto alla scultura nel desiderio di avere un rapporto diretto con la materia, passando dal bronzo alla cera e modellando statuine di cavalli e ballerine in varie pose, ossessionato dal quel movimento, sempre ricorrente. Tutto cambia , tutto scorre nel continuo fluire della vita... Degas nel continuo cambiamento,cercherà di utilizzare gli stessi temi di suoi dipinti, inventando una nuova tecnica di scultura.
L’uso della cera servirà a creare un effetto più verosimile, traducendo in forma ciò che sente, e nella sua ansia di creare si divertirà persino stravolgere i lineamenti dei suoi personaggi, delle sue ballerine, manipolando la realtà per riprodurla in pose sempre più disinvolte. " Chi è bello,lo è finchè è sotto gli occhi, chi è anche buono lo è ora e lo sarà poi.."