Lo storico, vissuto fra il 37 e il 96 dopo cristo, è l’autore di due
importanti volumi: Guerre Giudaiche ed Antichità Giudaiche, quest’ultimo volume è stato oggetto di notevole attenzione fra gli storici cristiani in quanto, a loro dire, dimostra l’esistenza storica del personaggio Gesù.
Riporterò integralmente il passo interessato e aggiungerò anche quello relativo a Giovanni Battista. Questo mi aiuterà a fare alcune considerazioni.
Testimonium Flavianum
-Libro XVIII: 63 - 3. Allo stesso tempo, circa, visse Gesù, uomo saggio, se pure uno lo può chiamare
uomo; poiché egli compì opere sorprendenti, e fu maestro di persone che accoglievano con piacere
la verità. Egli conquistò molti Giudei e molti Greci. Egli era il Cristo.
- Leonardo
- Gesù nell’ultima cena
-Libro XVIII: 64 Quando Pilato udì che dai principali nostri uomini era accusato, lo condannò alla
croce. Coloro che fin da principio lo avevano amato non cessarono di aderire a lui. Nel terzo giorno,
apparve loro nuovamente vivo: perché i profeti di Dio avevano profetato queste e innumeri altre
cose meravigliose su di lui. E fino ad oggi non è venuta meno la tribù di coloro che da lui sono detti
Cristiani.
Morte di Filippo; guerra tra Areta ed Erode;
Giovanni Battista
-Libro XVIII: 116 - 2. Ma ad alcuni Giudei parve che la rovina dell’esercito di Erode fosse una
vendetta divina, e di certo una vendetta giusta per la maniera con cui si era comportato verso
Giovanni soprannominato Battista. -Libro XVIII: 117 Erode infatti aveva ucciso quest’uomo buono che esortava i Giudei a una vita
corretta, alla pratica della giustizia reciproca, alla pietà verso Dio, e così facendo si disponessero al
battesimo; a suo modo di vedere questo rappresentava un preliminare necessario se il battesimo
doveva rendere gradito a Dio. Essi non dovevano servirsene per guadagnare il perdono di qualsiasi
peccato commesso, ma come di una consacrazione del corpo insinuando che l’anima fosse già
purificata da una condotta corretta.
- Leonardo
- Il Giovanni Battista
-Libro XVIII: 118 Quando altri si affollavano intorno a lui perché con i suoi sermoni erano giunti al
più alto grado, Erode si allarmò. Una eloquenza che sugli uomini aveva effetti così grandi, poteva
portare a qualche forma di sedizione, poiché pareva che volessero essere guidati da Giovanni in
qualunque cosa facessero. Erode, perciò, decise che sarebbe stato molto meglio colpire in anticipo e liberarsi di lui prima che la sua attività portasse a una sollevazione,
piuttosto che aspettare uno sconvolgimento e trovarsi in una situazione così difficile da pentirsene.
- Benozzo Gozzoli
- Il banchetto di Erode
-Libro XVIII: 119 A motivo dei sospetti di Erode, (Giovanni) fu portato in catene nel Macheronte, la fortezza che abbiamo menzionato precedentemente, e quivi fu messo a morte. Ma il verdetto dei
Giudei fu che la rovina dell’esercito di Erode fu una vendetta di Giovanni, nel senso che Dio
giudicò bene infliggere un tale rovescio a Erode.
- I resti del palazzo di Erode
- Fortezza Macheronte
A questo punto è naturale chiedersi perché ad un personaggio così importante come Gesù, Giuseppe
dedica solo 8 righe mentre dedica più ampio spazio a Giovanni Battista.
Fra gli esperti i pareri sono discordi: alcuni ritengono quelle righe un’interpolazione successiva e
quindi non attribuibili a Giuseppe Flavio, altri le ritengono parzialmente autentiche e altri ancora
completamente autentiche.
A mio parere si fa molta fatica a dichiarare autentico questo passo, Giuseppe è sempre molto
dettagliato nella descrizione degli avvenimenti, anche il passo successivo su Giovanni Battista lo
dimostra, quindi la stringatezza del Testimonium Flavianum è per lo meno strana.
Un’altra considerazione occorre farla circa la sequenza storica degli avvenimenti: mentre nei vangeli di Marco, Matteo, Luca e Giovanni Gesù è preceduto da Giovanni Battista il quale,
provvede anche al suo battesimo, in Antichità giudaiche questa correlazione fra i due personaggi non esiste e il passo relativo a Gesù addirittura precede quello relativo al Battista.
- Giuseppe Flavio
Con queste considerazioni non si vuole negare l’esistenza del personaggio storico Gesù ma solo sottolineare che il tentativo di dimostrarne l’esistenza attraverso l’inserimento di questo passo nell’opera di Giuseppe Flavio mi sembra abbastanza mal riuscito.
Inoltre pare che Origene, vissuto fra il 185 e il 254 d.c., non conoscesse questo brano relativo al Testimonium Flavianum pur citando spesso le opere di Flavio e dimostrando di conoscerle bene.
Questo brano viene invece citato da Eusebio di Cesarea, vissuto fra il 260 e il 340 d.c.. Viene da pensare quindi che questa aggiunta sia stata effettuata in questo periodo.
Infatti nel 313 con Costantino il cristianesimo venne ammesso fra le religioni lecite e non perseguibili e più tardi, con Teodosio, il cristianesimo divenne unica religione di stato.
A questo punto, se è vero che la storia la scrivono i vincitori, ognuno può trarre le
conclusioni che ritiene più opportune.