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PACE, IN NOME DI DIO E PIETÁ PER BAMBINI E DONNE

Ucraina: Dati di Unicef e Amnesty International
domenica 6 marzo 2022 di Giovanna D’Arbitrio

Argomenti: Attualità


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Malgrado gli appelli alla pace di Papa Francesco e le proteste contro la guerra di tante persone scese in piazza in tutto il mondo, l’Europa continua ad essere sotto la minaccia di un devastante conflitto.

E come accade in tutte le guerre, anche in Ucraina sono i più fragili e indifesi a subire violenze, come donne, bambini e vecchi. Anche se come anziani ci sentiamo vicini ai vecchi, come genitori e nonni ci colpiscono le sofferenze di bambini uccisi senza pietà e giovani donne stuprate, un bestiale e ancestrale rituale a cui le donne, e perfino le bambine, sono costrette a subire come se fossero oggetti.

Davvero impressionanti le parole del portavoce Unicef James Elder pronunciate al Palazzo delle Nazioni a Ginevra: "A causa dell’intensificarsi del conflitto 500.000 bambini sono stati costretti a lasciare le proprie case in soli 7 giorni. È una cosa senza precedenti in termini di portata e velocità. E se le violenze, le munizioni esplosive non si arresteranno, molti, molti di più lasceranno il paese in tempi molto brevi. E temiamo che molti altri saranno uccisi (…)Dobbiamo ricordare anche coloro che non possono sfuggire ai bombardamenti che colpiscono l’Ucraina- prosegue Elder- Decine di migliaia di bambini sono in istituti per l’infanzia, molti vivono con disabilità. Ci sono poi i bambini malati. Bambini feriti negli ospedali a Kiev. Ieri sono stato presso un ospedale pediatrico a Lviv. Neonati in terapia intensiva, bambini sotto flebo. La loro fuga è molto più complicata e pericolosa”. (…

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James Elder

“Mentre i combattimenti continuano la scorsa note migliaia di bambini hanno vissuto un’altra terrificante e gelida notte nei bunker, le loro case sono sotto assedio. Ha poi aggiunto-. Altri milioni rischiano di rimanere intrappolati nelle violenze dato che i combattimenti si intensificano dentro e attorno i maggiori centri urbani del paese. Dei bambini sono stati uccisi. Sono stati feriti. Altri corrono il grave rischio di morire o di rimanere mutilati quando le armi e le munizioni esplosive vengono usate in aree popolate. Centinaia di case sono state danneggiate o distrutte, e ci sono arrivate notizie di scuole, istituti per l’infanzia e centri sanitari che hanno subito gravi danni. I bambini devono avere la pace. In questo contesto, osserviamo uno sconcertante sfollamento della popolazione. I bisogni umanitari in tutto il paese si stanno moltiplicando di ora in ora”-

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Papa Francesco

Non meno drammatica la situazione delle donne, poiché sono sempre le solite vittime sacrificali sull’altare della guerra con tutti suoi orrori e violazioni di diritti umani. E qualche giorno fa è stato il ministro degli Esteri Ucraino, Dmytro Kuleba, a lanciare l’allarme affermando quanto segue “Quando i soldati stuprano le donne nei territori occupati, è chiaramente difficile parlare dell’efficacia della legge internazionale”. (https://www.ilmessaggero.it/mondo/u... )

Violazioni dei diritti umani sono state messe in rilievo anche da Amnesty International che ha documentato un crescendo di attacchi contro obiettivi protetti, come scuole e ospedali, l’uso di armi vietate come le bombe a grappolo, considerate crimini di guerra. Agnés Callamard, segretaria generale di Amnesty International ha sollecitato gli stati membri delle Nazioni Unite a sostenere la Carta delle Nazioni Unite e diritto internazionale, in base ai quali gli stati devono risolvere le dispute internazionali con mezzi che non mettano in pericolo la pace, la sicurezza e la giustizia a livello mondiale.

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Agnes Callamard

“La Russia sta chiaramente violando i suoi obblighi internazionali, Il suo operato è palesemente contrario alle norme e ai principi su cui sono state fondate le Nazioni Unite. Questo flagrante disprezzo non può essere imitato da altri e non dovrebbe compromettere la capacità delle Nazioni Unite di contrapporsi a questo modo di fare”, ella ha aggiunto. (https://www.amnesty.it/linvasione-d... )

“Ogni guerra è un sintomo del fallimento dell’uomo come animale pensante”- affermò John Steinbeck e in verità vogliamo ancora sperare che ci siano possibilità di far prevalere razionalità e pietà. Fra qualche giorno sarà l’8 marzo, un giorno in cui si offrono mimose alle donne e noi speriamo che questi fiori così solari invitino gli uomini di tutta la Terra a combattere per la Pace e la Vita, impegnandosi in particolare a proteggere bambini e donne da ogni violenza.

Giovanna D’Arbitrio