https://www.traditionrolex.com/30 Personale di Michela Lenzi a Palazzo Abadessa - Venezia: 11 luglio - 30 agosto 2009-Scena Illustrata WEB

INFORMAZIONE
CULTURALE
Aprile 2024



HOME PAGE

ARCHIVI RIVISTA

Articoli on-line 7711
Articoli visitati
5304773
Connessi 5

INDICE GENERALE
INDICE MENSILE
RUBRICHE
PASSATO E PRESENTE
EVENTI
ITINERARI E VIAGGI
AVVOCATO AMICO
COSTUME E SOCIETA’
QUADRIFOGLIO
TERZA PAGINA
LETTURE CONSIGLIATE
CULTURA
SCIENZA E DINTORNI
FILATELIA
ARTE E NATURA
COMUNICATI STAMPA
MUSICA E SPETTACOLO
SPORT
ATTUALITA’
LIBRI RECENSITI
AUTORI
Argomenti

Monitorare l'attività del sito RSS 2.0
SITI AMICI

a cura di
Silvana Carletti (Dir.Resp.)
Carlo Vallauri
Giovanna D'Arbitrio
Odino Grubessi
Luciano De Vita (Editore)
On line copyright
2005-2018 by LDVRoma

Ultimo aggiornamento
27 aprile 2024   e  



Sito realizzato con il sistema
di pubblicazione Spip
sotto licenza GPL

Personale di Michela Lenzi a Palazzo Abadessa - Venezia: 11 luglio - 30 agosto 2009


sabato 18 luglio 2009 di Comunicato Stampa

Argomenti: Arte, artisti
Argomenti: Mostre, musei, arch.


Segnala l'articolo ad un amico

Abstract della presentazione

L’ambito della produzione della pittrice romana è abbastanza ben delimitabile: le interessa la Natura; gli insegnamenti di Enzo Brunori l’hanno indirizzata verso una concezione dell’immagine che sta sul crinale tra figurativo ed astratto. Le sue raffigurazioni di scorci paesaggistici, scorci di mare e profondità marine, sono tratte da immagini oggettive, fotografie che vengono poi sottoposte ad una particolare elaborazione che tende ad eliminare tutto ciò che risulti troppo descrittivo.

Questo processo di astrazione si realizza nel taglio compositivo (spesso dato dalla scelta di un particolare che occupa l’intero spazio pittorico) e nella tecnica. Gianluca Tedaldi A ben vedere dunque le opere sono ben orchestrate nei corposi striti cromatici, nei toni e in intensità che va a digradare significatamente verso l’alto, mai affidati al caso come l’action painting, con una resa espressiva animata da matura consapevolezza attraverso un modellato morbido, quasi ovattato, che coinvolge psicologicamente il potenziale osservatore. (Mario Di Cara)

Testo critico di presentazione

Il versante astratto dell’arte di ispirazione naturalista ha il difficile compito di trattare della più spontanea fra le esperienze - quella, appunto, del contatto con la Natura - usando un modo espressivo che non sia "verista" nel senso che non si serva dell’effetto di somiglianza esteriore con le cose rappresentate ma vada a cercare una più profonda ragione, possibilmente anche carica di contenuto affettivo.

Si potrebbe usare, per Michela Lenzi, il termine mimetico, che, alla traduzione dal greco in italiano suonerebbe sempre "imitazione" ma, in questo caso, viene adoperato per significare che l’artista ha operato analogamente alla natura, non solo preoccupandosi di catturare le somiglianze epidermiche.

Gianluca Tedaldi (Storico dell’Arte)


Fermando l’attenzione sulle opere pittoriche della Lenzi, abbiamo la certezza di trovarci in presenza di un’artista autentica.

Un’artista dicevo, che pur sentendo la necessità di esprimersi in astratto-aniconico, fa trapelare la sua forte spiritualità creativa ed un’ansia interiore, diversa da un Modigliani o un Martini, ma che tocca parimenti le corde di una sofferta liricità. (.)

A ben vedere dunque le opere sono ben orchestrate nei corposi striti cromatici, nei toni e in intensità che va a digradare significatamente verso l’alto, mai affidati al caso come l’action painting, con una resa espressiva animata da matura consapevolezza attraverso un modellato morbido, quasi ovattato, che coinvolge psicologicamente il potenziale osservatore.

Mario Di Cara (artista)


"Michela Lenzi si presenta al pubblico in questa mostra personale che può considerarsi la prima rassegna completa della sua produzione su tela...

L’ambito della produzione della pittrice che incontra oggi il pubblico romano è abbastanza ben delimitabile: le interessa la Natura; gli insegnamenti di Enzo Brunori l’hanno indirizzata verso una concezione dell’immagine che sta sul crinale tra figurativo ed astratto.

Le sue raffigurazioni di scorci paesistici (soprattutto vegetazione e boschi ma anche l’acqua marina, il volo degli uccelli) sono tratte da immagini oggettive, fotografie, ma poi vengono sottoposte ad una particolare elaborazione che tende ad eliminare tutto ciò che risulti troppo descrittivo.

Questo processo di astrazione si realizza nel taglio compositivo (spesso con la scelta di un particolare che occupa l’intero spazio pittorico) e nella tecnica..."

Gianluca Tedaldi, giugno 2005 (critico e storico dell’arte)


Orari di apertura: 10-21 - Ingresso libero

PALAZZO ABADESSA . CALLE PRIULI, CANNAREGIO 4011, 30131 VENEZIA, ITALIA .TEL. +39.041.2413784 . FAX +39.041.5212236

 

https://www.traditionrolex.com/30https://www.traditionrolex.com/30