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Carlo Coppola Opera completa (Edizioni Napoli Arte)

Una monografia su Carlo Coppola

Pittore figurativo napoletano
martedì 1 giugno 2010 di Dante Caporali

Argomenti: Arte, artisti
Argomenti: Recensioni Libri
Argomenti: Achille Della Ragione


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Pittore ancora poco conosciuto nell’ampio panorama figurativo napoletano attivo intorno alla metà del secolo XVII, Carlo Coppola fa parte della variegata bottega di Aniello Falcone, nella quale occupava certamente una posizione di rilievo ed era benvoluto da tutti, come si evince dalle parole del De Dominici, che dell’artista ci tramanda poche notizie a margine delle pagine dedicate al celebre maestro.

Oltre che notevole battaglista, egli fu abile anche nelle scene di martirio ed in quadri storici e di vedute. Impregnato della cultura tardo manierista di Belisario Corenzio, ebbe due sfere di attrazione: il Falcone ed il Gargiulo. Dal primo prende ispirazione per i quadri di battaglia e gli esempi del suo maestro sono utilizzati come repertorio di immagini stereotipate, rese con toni caldi e colori scuri, mentre nei martirii e nei quadri storici le soluzioni di maggiore libertà pittorica e chiaroscurale, prelevate da Micco, sono molto marcate.

Egli fu attivo per oltre venti anni, dal 1639 al 1665 ed il suo catalogo, interessante perché testimonianza di un particolare momento storico e dei gusti della committenza privata, è ancora da definire, anche se molti suoi lavori sono siglati.

La monografia di Achille della Ragione si avvale di un esaustivo corredo fotografico con numerosi inediti, quasi sempre siglati e mette in mostra un artista in grado di competere alla pari con gli altri specialisti attivi a Napoli.

L’autore ci insegna a riconoscere i lavori del Coppola attraverso alcuni segni patognomonici, quali la coda vaporosa ed elegantemente definita, la lucentezza metallica delle armature (tav. 1) e l’originale definizione del muso dei cavalli: sfuggente, affilato e con gli occhi un po’ fuori dalle orbite che sembrano fissare l’osservatore, un dettaglio presente in quasi tutte le tele dove siano presenti cavalli, sia battaglie che scene di martirio (tav. 2).

Vedi ad esempio il particolare (tav. 3) della Battaglia tra cristiani e turchi di collezione napoletana, dove sono simultaneamente visibili tutti i caratteri distintivi del Coppola, dalla coda elegantemente definita alla lucentezza di elmi ed armature, al modo di rendere la fisionomia del quadrupede.

I celebri quadri di cronaca cittadina, conservati al Museo di San Martino, tra i quali il Tribunale della Vicaria (tav. 4) vengono descritti accuratamente e viene avanzato anche qualche dubbio sulla loro autografia.

Tra gli inediti ricordiamo una Strage degli innocenti (tav. 5) eseguita in collaborazione col Codazzi ed una Scena di battaglia (tav. 6) della raccolta De Bellis di Roma.

Completa l’opera una puntigliosa bibliografia con oltre 60 citazioni e la segnalazione dei pochi documenti di pagamento fino ad ora noti.

Un libro che colma una lacuna nel panorama del secolo d’oro e che non può mancare nella biblioteca sia degli studiosi che degli appassionati

 

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