Dal 24 Giugno al 10 Luglio al Luigi Proietti Globe Theater va in scena una delle commedie più conosciute ed amate dal pubblico, “Falstaff. Le Allegre Comari di Windsor” in una versione attualizzata, dove il personaggio Sir John Falstaff, prepotente, violento e supponente, prototipo del furfante, ubriacone opportunista conquista maggior spazio, con citazioni dai due drammi Shakesperiani, Enrico IV e Enrico V, dove appare per la prima volta.
Scritta da Shakespeare in quattrodici giorni, secondo la leggenda, su richiesta della Regina Elisabetta, conquistata dal furfante Falstaff tanto da ordinare la stesura di una commedia dove fosse protagonista assoluto.
Nella commedia ci sono tutti i temi del bardo: amore contrastato tra giovani, equivoci, scambi, travestimenti e beffe. Le vere protagoniste positive sono le donne, definite nella traduzione “libere” piuttosto che “allegre”, in un senso più contemporaneo di libertà di pensiero e azione, come per le donne dei nostri tempi. Questa versione, oltre alle varie citazioni ha inserito anche il monologo della “Fama” dall’Enrico IV che colpisce per l’attualità e la critica verso la debolezza degli uomini che vivono per raggiungere la fama e il successo e in nome della vittoria sono disposti a mentire, brigare e ingannare.
– Parlo di pace mentre l’inimicizia segreta sotto il sorriso della sicurezza ferisce il mondo- le parole del monologo sono ancora drammaticamente attuali.
Una compagnia di attori si riappropria dello spazio teatrale che gli era stato negato causa pandemia, per denunciare un mondo costruito sulle false notizie (fake news).
Tutti bravi gli attori, soprattutto Dario Guidi nel personaggio di Robin che ha suonato l’arpa.
Strepitoso il personaggio popolare di Quickly, interpretato da un bravo Patrizio Cigliano, che nella sua veste doppia e grottesca tesse il filo degli inganni, come un Arlecchino servitore di due padroni.
Falstaff interpretato da un energico e talentuoso Antonino Iuorio, rappresenta il furbo, quello che cerca scorciatoie, un po’ il peggio di noi che crediamo di essere furbi e invece siamo i primi ad essere “gabbati”, decadenza morale e fisica umana, l’uomo grottescamente buffo in un mondo che è la sua immagine.
Falstaff ci mette di fronte lo specchio delle nostre vanità, degli interessi di parte, di bandiera, eppure finché qualcuno riuscirà a smascherare con una “masquerade” il “demone” interiore che guida le azioni abiette, potrà esserci la speranza che l’essere umano possa ricordare di essere fatto della stessa sostanza dei sogni e nello spazio e nel tempo d’un sogno è raccolta la sua breve vita, come dice Shakespeare nell’epilogo de La Tempesta.
L’uomo nonostante fallimenti e utopie smascherate, si rassegna ma non muore, resiste ed esiste e nonostante la sua finitezza resta al centro del Globo.
Commedia o dramma, il teatro shakespeariano ha ancora moltissimo da dire, soprattutto dal vivo in una cornice così suggestiva come il Globe.
Interpreti (in ordine alfabetico)
SLENDER Tommaso Cardarelli
MADAME QUICKLY Patrizio Cigliano
MADAME FORD Antonella Civale
NYM Roberto Fazioli
MASTER FORD Gianluigi Fogacci
FENTON Sebastian Gimelli Morosini
ROBIN Dario Guidi
FALSTAFF Antonino Iuorio
GIUDICE SHALLOW Roberto Mantovani
ANNA PAGE Valentina Marziali
EVANS Gigi Palla
MADAME PAGE Loredana Piedimonte
PISTOL Raffaele Proietti
MASTER PAGE Mauro Santopietro
BARDOLFO Alessio Sardelli
SIMPLICIO Federico Tolardo
Musiche
MARIO INCUDINE Arpa dal vivo DARIO GUIDI
Regia di Marco Carniti
Traduzione e adattamento Marco Carniti
Produzione Politeama s.r.l.
Aiuto regia
MARIA STELLA TACCONE
FRANCESCO LONANO
Assistente alla regia
ILARIA DIOTALLEVI
Costumi
GIANLUCA SBICCA
Scene
FABIANA DI MARCO
Assistente scenografa
GIULIA LABARDI