Non è la prima volta, però, che, anche involontariamente, l’Italia non viene considerata alla stregua di altre Nazioni, Germania e Francia, in particolare, in alcuni incontri o consultazioni.
Senza risalire a questioni storiche, difficili da ignorare e dimenticare, probabilmente il nostro Paese, il primo al mondo per bellezze naturali, ricchezze artistiche, clima, moda, enogastronomia (solo per citare alcuni esempi) ,che tutto il mondo ci riconosce ed ammira, per molto tempo è stato considerato un po’ folkloristico (spaghetti, pizza e mandolino), meno pragmatico, leggero nei comportamenti, a volte meno affidabile e molto spesso ahimè, protagonista di corruzione, scandali, situazioni di grave e radicata pericolosità, con una giustizia non sempre giusta; per non parlare di cambi di governo continui, oltre a una non corretta gestione economica, a volte azzardata e con aumenti periodici di un debito pubblico, mai superato. Tutti noi ricordiamo il sorriso malcelato di Angela Merkel e Sarkozy durante il Governo Berlusconi..)
Molto prima dell’Unione Europea, in alcune nazioni presso cui andavano a cercare lavoro molti nostri connazionali, si arrivava al punto di scrivere, fuori di alcuni locali “Proibito l’accesso agli Italiani”, probabilmente per il comportamento di pochissimi, in confronto a chi con grandi sacrifici lavorava sodo, lasciando il proprio paese e gli affetti più cari. Ma accadeva anche questo….
Naturalmente, in tutte le Nazioni avvengono scandali ed episodi poco edificanti, ma il nostro carattere “leggero”, a volte “scanzonato”, poco rigoroso di fronte a rigidità burocratiche e a leggi severe ed intoccabili, pur generando simpatia ed una celata ammirazione, non sempre viene compreso e giustificato da Paesi molto diversi per carattere e modo di vita.
Ciò spiega anche perché con il Governo Draghi, l’Italia aveva assunto, all’improvviso, autorevolezza e stima incondizionata da parte di tutti gli stati membri d’Europa.
La nuova Presidente, Giorgia Meloni possiede tutte le caratteristiche per imporsi e farsi ascoltare circa le necessità del nostro Paese, ma occorrerà attendere oltre i “100 giorni” per riuscire ad essere apprezzata in una Comunità che riunisce Stati diversissimi tra loro per storia, civiltà e problematiche peculiari; Paesi che, a volte, possono apparire molto rigorosi e con idee non sempre condivisibili con le nostre esigenze.
Occorre tempo e, soprattutto fatti, più che parole.