Il 24 marzo 2009 con l’occasione della commemorazione, presso la Camera dei Deputati, si è tenuto un convegno dal titolo "Giuseppe Coredero di Montezemolo, la Resistenza, i Militari, le Fosse Ardeatine: storia di un eroe italiano".
Il professor Carlo Vallauri uno dei relatori ha fatto un intervento che si rispecchia nel seguente articolo.
La Redazione
L’Ufficio storico della S. M. dell’Esercito ha pubblicato il volume Montezemolo e il fronte militare clandestino della giovane ricercatrice Sabrina Sgueglia Della Marra.
- Giuseppe Coredero di Montezemolo
- Roma, 26-5-1901 - Roma, 24.3.1944
È un testo approfondito su un argomento importante, ma poco trattato da una storiografia superficiale e prevalentemente attenta solo a ciò che è di moda. E abbiamo usato l’aggettivo “importante” perché effettivamente l’esperienza militare ed umana dell’alto ufficiale è più che meritevole di riconoscimenti e di studi. Egli è stato infatti il valoroso ufficiale che all’indomani dell’occupazione tedesca di Roma nei giorni successivi all’8 settembre 1943 assunse su di sé il delicato compito di coordinare il movimento militare del regio esercito partecipe della lotta di liberazione. Catturato a fine gennaio ’44, mentre gli americani sbarcavano ad Anzio, sarà torturato e poi ucciso alle Fosse Ardeatine assieme agli altri 324 italiani.
Merito dell’A. è aver studiato attentamente le carte degli archivi militari e di averne tratto questo libro preciso e documentato. La figura dell’ufficiale risalta così per il suo coraggioso atteggiamento nella organizzazione del fronte militare clandestino e poi di fronte ai carnefici. Emerge altresì la fitta rete di relazioni che egli era riuscito a stabilire sia tra gli appartenenti alle forze armate regie disperse a Roma sia con i gruppi dei partiti operanti nella capitale sul piano politico e nelle prime operazioni armate di sabotaggio e negli attentati.
- Sala della Lupa di Montecitorio
- Dipinto del soffitto
Ne esce un panorama complessivo tra i più completi nella storiografia della Resistenza romana, arricchito come è dalle carte e dalle testimonianze. Soprattutto da rilevare come la dottoressa Sgueglia Della Marra – guidata dal relatore della sua tesi, prof. Giovanni Sabbatucci – sia penetrata nei documenti traendone elementi particolarmente interessanti nei punti delicati dei rapporti tra esponenti militari e di questi con gli esponenti politici (basti pensare all’esplosivo fornito per l’azione dei GAP in via Rasella).
- Emissione 1945
- "A BENEFICIO DEL COMITATO NAZIONALE PRO VITTIME POLITICHE"
Vengono tra l’altro chiarite sia le vicende che portano all’arresto di Montezemolo sia le vere ragioni che condurranno poi ad escludere un tentativo di insurrezione nei giorni precedenti l’arrivo degli americani. Pagine altrettanto precise sul comportamento delle autorità tedesche e sugli scambi di informazione tra resistenti romani ed alleati, sul ruolo della Chiesa, sulle relazioni tra comando militare, autorità della “città aperta” e comitato di Liberazione, sull’azione dei carabinieri nonché su figure discusse come Peter Tompkins, “spia” attivissima. La crisi morale e psicologica dei militari viene fuori con evidenza, trattandosi di personale abituato ad operare sul fronte e non in clandestinità, e ora attanagliato dal dolore di veder disperse le certezze su cui aveva sempre contato. Confusione, equivoci, pusillanimità, imbarazzi fanno trasparire la sostanziale dispersione di valori morali e civili ma nel contempo si illuminano di luce autentica lo sforzo generoso di tanti valorosi, di cui Montezemolo è il simbolo.
Il libro merita di essere letto da quanti vogliono meglio conoscere quei momenti dolorosi della storia nazionale. (Per la ristampa, sarebbe utile l’indice dei nomi).